“Sono stato anche io Sindaco e sono convinto che un amministratore locale abbia il dovere di trovare la soluzione, non di organizzare una manifestazione a Venezia per obbligare il Presidente della Regione a prendere una decisione! Non si fa così: ci si deve mettere attorno ad un tavolo coinvolgendo tutti i rappresentati politici del territorio, compresi noi consiglieri regionali”. Lo afferma il presidente della commissione affari istituzionali del Consiglio regionale del Veneto, Costantino Toniolo, sulla vicenda dei parcheggi a pedaggio all’ospedale di Santorso.

 “Invito quindi il presidente della conferenza dei sindaci dell’ULSS 4, Alberto Toldo”, prosegue Toniolo, “ad invitare anche i consiglieri regionali del territorio sia di maggioranza sia di minoranza alla riunione di martedì prossimo, compreso il direttore generale dellì’ULSS 4 Ermanno Angonese”. “Sono convinto”, aggiunge, “che una soluzione ci sia per risolvere il problema del parcheggio a pagamento dell’ospedale unico dell’Altovicentino, un nosocomio non facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici”.

C’è spazio anche per una puntualizzazione da parte di Toniolo: “L’amico Toldo stia tranquillo, perché gli incontri a cui ho partecipato con sindaci “amici”, non sostituiscono certo le riunioni degli organi ufficiali come la conferenza dei sindaci, ma fanno parte del processo di mediazione tipico della politica che ha come finalità il bene comune!”

“Se il presidente Toldo ha la volontà di risolvere il problema dovrebbe avviare un dialogo costruttivo con i rappresentanti in Regione del nostro territorio e non assecondare iniziative come una sorta di marcia su palazzo Balbi che non fanno altro che sollevare polveroni che non portano a soluzione!”

E conclude Toniolo: “Mi aspetto quindi che i Sindaci dell’ULSS 4 ci coinvolgano invitando alla riunione anche il Direttore Generale al fine di poter dar loro manforte dall’aula di Palazzo Ferro Fini: si deve mettere a fuoco in modo condiviso il problema, condividere la possibile soluzione e poi decidere chi fa cosa. Se non si procede nel rispetto dei luoghi deputati alla democrazia della Regione, ci potrà essere sempre qualcuno che decide di non decidere affossando il dialogo. Ma così non si fa l’interesse dei cittadini”.

 

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