E’ riuscito a far conoscere fuori dal piccolo paesino di Pedemonte il disagio e l’impotenza di ospitare oltre 40 richiedenti asilo nella piccola frazione di Casotto, confidando a tutta Italia dagli schermi di Rete 4 la sua frustrazione per essere ‘tagliato fuori’ da qualsiasi possibilità di controllare una situazione simile a una ‘bomba pronta a scoppiare’.

 

Il sindaco di Pedemonte Roberto Carotta è andato in onda ieri sera, attorniato dai suoi concittadini e da un gruppo di attivisti di ‘Prima Noi’ di ALex Cioni, in una puntata piuttosto concitata di ‘Dalla vostra parte’ condotta da Maurizio Belpietro. Il giornalista di Rete 4 ha approfondito proprio l’argomento scottante del controllo dei profughi, ma anche delle moschee abusive e del pericolo di uno sbarco incontrollato di terroristi islamici portati sulle nostre coste proprio a fianco dei richiedenti asilo.

 

‘La gestione dei profughi è senza controllo, ci sta sfuggendo di mano – ha detto Carotta – anzi, non è mai stata in alcun modo gestita dal comune, perché non ci permettono nemmeno di entrare nell’edificio che li ospita ormai da mesi. Lo Stato scarica il problema sui prefetti, i prefetti spostano il problema sui sindaci, senza che questi possano far nulla per arginare o controllare la situazione’.

Carotta sindaco Pedemonte a rete 4

Carotta ricorda anche i disordini di qualche settimana fa che hanno interessato il gruppo di africani di Casotto. Due profughi si sono picchiati, altri sono stati ricoverati in fin di vita in preda a diabete e polmonite. ‘Adesso la situazione è tranquilla – ha detto ancora Carotta al giornalista – ma il loro numero è troppo alto, viviamo la situazione come se ci fosse una vera e propria bomba pronta ad esplodere’.

 

M.B.

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