E dopo la contaminazione arrivano i pacchi Pfas. A consegnarli in questi giorni una ditta produttrice di filtri per depurazione acqua, che di casa i casa reclamizza i propri prodotti con tanto di volantino dell’ISDE, che prontamente si dissocia.

Un bieco tentativo di strumentalizzare quanto sta accadendo sulla pelle dei 300 mila veneti colpiti dal più grave disastro ambientale che si ricordi? Questo è quanto accaduto ad alcuni cittadini di Albaredo d’Adige nel veronese, che si trovati nella buca delle lettere un piccolo pacco, contenente per l’appunto un volantino sui Pfas dell’ISDE, usato molto probabilmente quale esca per far abboccare il cliente.
vincenzo cordiano

La notizia è stata resa direttamente da Vincenzo Cordiano presidente della sezione di Vicenza nonché referente regionale per il Veneto di ISDE Italia. L’associazione medici per l’ambiente è attiva da anni sul ‘fronte Pfas’, per denunciare la più grave contaminazione ambientale che ha colpito le province di Vicenza, Padova e Verona. “ISDE non è mai stata consultata, né abbiamo alcun tipo di rapporto con gli autori dei pacchi – dichiara Vincenzo Cordiano in una nota ufficiale di Isde Vicenza– Sconsigliamo di applicare i filtri ai rubinetti, perché non c’è alcuna prova scientifica della loro efficacia”.

Paola Viero

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