Lui si era dimesso lanciando dure accuse contro il movimento di Beppe Grillo: ‘Non c’è democrazia’. Ora i suoi vecchi compagni si sentono traditi e chiedono le sue dimissioni. Lo slogan grillino ‘mandiamoli tutti a casa’ si sta ritorcendo contro  il consigliere di minoranza del movimento 5 stelle di Piovene Rocchette Gianluca Di Luccio, 47enne consulente per il tribunale di Vicenza.

Un po’ come un novello Roberspierre che, dopo aver ghigliottinato tutti i nemici, ne subisce la stessa sorte ad opera dei suoi vecchi sostenitori. A chiederne le dimissioni sono i suoi ormai ex colleghi di lista, i 12 candidati consiglieri piovenesi che, assieme agli attivisti del partito di Beppe Grillo, hanno con il loro voto portato in consiglio comunale Di Luccio (unico a rappresentare i pentastellati) durante le ultime elezioni del 25 maggio 2014.

 

 

Si vocifera che Di Luccio, probabilmente anche insoddisfatto di come i suoi hanno gestito le candidature alle Regionali , cioè le primarie del partito di Grillo per la scelta dei candidati alle prossime elezioni regionali del 2015 , abbia manifestato ai media il suo distacco dai 5 stelle con dei toni che non lasciano presagire alcun dietro front. Dichiarazioni piuttosto forti che non potevano rimanere senza reazione da parte di chi nel Movimento 5 Stelle continua a credere e che ora ricorda a Di Luccio che anche lui ha ‘mangiato da quel piatto’ diventando consigliere comunale. Lo volevano sindaco di Piovene, ora lo  vogliono  fuori dal Consiglio comunale. 

‘Se si trova lì è grazie all’impegno di noi tutti che lo abbiamo sostenuto e lavorato duramente per lui’ : è questo in sostanza il contenuto del comunicato che i ‘grillini’ hanno invito alla stampa per spiegare perché ora,  lo vogliono fuori dal consiglio.

‘Si ritiene grave – affermano i componenti la lista elettorale – il fatto che tale decisione non sia stata assolutamente condivisa con gli attivisti che hanno sostenuto e finanziato la campagna elettorale, ma sia stata semplicemente comunicata a cose fatte ad alcuni attivisti presenti nell’ultimo Consiglio Comunale del 28 Ottobre. Le motivazioni portate da  Di Luccio sono inconsistenti e infondate; le accuse di “verticismo”, “decisioni calate dall’alto”, “poca democrazia” sarebbero meglio rivolte allo stesso, dato che negli ultimi mesi  Di Luccio ha costantemente evitato di confrontarsi con noi e di riconoscere le decisioni votate democraticamente dall’assemblea degli attivisti di Piovene Rocchette’. La conclusione è presto detta: ‘Si ritiene sia eticamente e moralmente corretto che Di Luccio rimetta il proprio incarico di consigliere comunale, dato che è venuto meno il rapporto fiduciario con gli attivisti e gli elettori e se ne chiedono con forza le dimissioni dalla carica di consigliere comunale’. I pentastellati piovenesi promettono a breve un incontro con la cittadinanza per un confronto che possa fare chiarezza e rispolverare le direttive del partito della trasparenza e del rinnovamento in vista delle imminenti Regionali.

Marta Boriero

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