Circa un centinaio di persone ha fatto capolino stamattina in Piazzetta Lucio Battisti a Tonezza, dove era stato allestito il gazebo informativo di Prima Noi, con la distribuzione di un volantino con le richieste al sindaco Dalla Via sulla questione migranti. Tra cui la promozione di un incontro pubblico per permettere ai cittadini di essere informati su ogni criticitĂ legata all’accoglienza dei richiedenti asilo.
“Allo stato attuale delle cose -spiegano dal comitato- i tonezziani hanno bisogno di ricevere precise garanzie connesse alla loro sicurezza anche sanitaria e alla vigilanza dei richiedenti asilo visto che in paese non esiste un presidio di pubblica sicurezza”. PrimaNoi teme che Tonezza possa divenire un grande campo profughi, vista l’ampia offerta ricettiva di cui dispone. “I problemi che la Prefettura deve affrontare per far fronte ai continui arrivi di migranti è cosa nota a tutti, per cui – precisano dal comitato – paesi come Tonezza del Cimone diventano ancora piĂ¹ attrattivi . Ma questo sta distruggendo il turismo in un posto che ha grosse potenzialitĂ . E’ chiaro che con un numero così esagerato di profughi, che non risparmiano risse e disordini, altro che turismo ed economia…’
Il Comitato si rivolge al Prefetto SoldĂ che a fine anno andrĂ in pensione: “Comprendiamo il suo ruolo istituzionale ma visto e considerato che tra qualche mese terminerĂ la sua carriera professionale, chiediamo un sussulto di dignitĂ e di coraggio come il suo collega di Brescia. La smetta di collaborare acriticamente con il ministero dell’Interno per riempire i Comuni di sedicenti profughi e si unisca ai sindaci della provincia vicentina aiutandoli a difendere i propri territori e con loro le centinaia di ragazzi che spacciandosi per profughi non si rendono conto di come le illusioni che li hanno portati in Italia presto si trasformeranno in incubi”.
Il gazebo di oggi – spiega Alex Cioni – sarĂ prima uscita che si ripeterĂ anche le festivitĂ successive per “proseguire il percorso iniziato un anno fa di contrasto alle politiche di accoglienza indiscriminata voluta dal Governo e attuata dai Prefetti con la complicitĂ di cooperative e privati cittadini attirati dai facili guadagni”.
“In assenza di risposte concrete -concludono gli attivisti del Comitato PrimaNoi- i cittadini devono fare rete tra loro alzando la voce finchĂ© si è in tempo, altrimenti gli effetti negativi della presenza di soggetti estranei alle piccole realtĂ di montagna come accade a Tonezza rischiano di incancrenirsi e di non trovare una facile soluzione”.