No al voto di protesta, per governare Schio deve andare in carica qualcuno che conosce davvero la città. Alla vigilia delle amministrative il candidato della Lega Nord Alessandro Gori si sente tranquillo ed è soddisfatto del lavoro svolto finora. ‘Si può sempre fare meglio e di più – spiega – ma io e il mio gruppo abbiamo lavorato

diligentemente e sappiamo di poter rappresentare il cambiamento di cui la gente ha bisogno’. Ci vuole sicuramente forza per ‘combattere’ contro il gruppo di Dario Tomasi, che ha lavorato compatto per mesi schierando liste civiche e raccogliendo consensi già durante le primarie del centrosinistra. Ma questo non toglie la fiducia a Gori e ai suoi alleati che si dicono  ‘consapevoli del gran desiderio di cambiamento degli scledensi’. Nonostante in molti a Schio auspichino un cambio di rotta al timone del Municipio, la  frammentazione della destra sicuramente non garantisce che la speranza diventi realtà. ‘Correre divisi certamente non ci aiuta – ha sottolineato Gori – però se si parla con i cittadini si percepisce chiaramente la loro stanchezza nei confronti d questo tipo di amministrazione. Serve freschezza, aria nuova’.

Basta cambiare partito quindi? Secondo Gori la cosa più importante, oltre ad andare a votare per manifestare la propria preferenza, è scegliere persone competenti. ‘Spero che la gente voti persone preparate – ha commentato lanciando una non troppo velata frecciata contro i volti ‘troppo nuovi’ della politica locale – per avere un vero cambiamento bisogna rivolgersi a persone preparate che conoscono bene la città, le sue esigenze e i bisogni dei cittadini’.

di Anna Bianchini 

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