Meno di 40 giorni al voto per le amministrative di Schio. E Dario Tomasi, candidato sindaco per il centrosinistra, continua nella sua campagna di ascolto nei quartieri, decisa e annunciata all’indomani della sua vittoria nelle Primarie. Al punto da lanciare, sui suoi profili Twitter e Facebook, l’hashtag #parlaconDario.

Le ultime due tappe proprio pochi giorni fa, a Giavenale e al Tretto.

Tomasi, che attenzione, che “tensione” sociale ha trovato nei cittadini di Schio? Rispondono al suo desiderio di ascoltare?

“Rispondono, certo. Molti hanno richieste specifiche, per problemi relativi alla qualità dei luoghi che abitano, alla fruibilità dei servizi, alla realizzazione di opere pubbliche”.

Le pongono questioni personali o anche temi di rilevanza sociale?

“Nessuno è venuto a dirmi che ha la buca sul marciapiede davanti casa. Nella maggioranza dei casi si tratta di questioni personali che hanno però anche una marcata rilevanza sociale, ad esempio la fruizione dei servizi nelle zone montane, o la questione sicurezza: riguarda il singolo, ma in realtà è materia dell’intera collettività. E io cerco di dare risposte serie, che guardino non solo all’immediato, ma soprattutto al futuro”.

Arrivano grandi folle?

“Sa bene che non è un periodo di grande entusiasmo, a livello nazionale passa l’idea di una politica che non serve a risolvere i problemi concreti. Ma a chi arriva, tanti o pochi che siano, che siano o meno d’accordo con le mie idee, spiego che io di questo mi occupo ora, e spero di occuparmi in futuro: dare soluzioni durature alle necessità degli scledensi”.

Dica la verità, si sente già sindaco di Schio?

“Corro per vincere, naturalmente. E credo anche di avere buone chance. Ma la campagna elettorale deve ancora entrare nel vivo. E per vincere prima bisogna correre”.

La destra così frammentata può essere un vantaggio per lei…

“Beh, certo”.

Chi teme di più tra Orsi e Tolettini?

“Per i risultati ottenuti in passato, e per il dinamismo finora dimostrato, direi Orsi. Però non bado molto ai miei avversari. E non lo dico per snobismo, ma perché sono concentrato su quello che devo fare, io e la mia coalizione”.

E i grillini? Possono avere qualche possibilità?

“Difficile dirlo, l’unico precedente è il voto alle politiche, a livello locale è tutt’altra faccenda. Vediamo come andranno alle Europee e se ci sarà un effetto trascinamento. Comunque il Movimento 5 Stelle resta un’incognita”.

E’ di poche ore fa la notizia di un falso sondaggio telefonico sulle intenzioni di voto degli scledensi: sconosciuti che chiamavano spacciandosi per dipendenti del Comune di Schio, che poi ha dovuto prendere le distanze. Secondo lei questa campagna elettorale si sta svolgendo all’insegna della lealtà o qualcuno sta giocando sporco?

“Finora mi sembra corretta. Certo, le discussioni non mancheranno, ma secondo la tradizione scledense, finora siamo sempre riusciti a mantenere un equilibrio di comportamenti. Mi auguro che continui così”.

di Redazione Thiene on line

 

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