Tredici giorni fa la proposta. A oggi, nessuna risposta. Eppure la richiesta di Marco Vantin, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle di Schio sembrava tutt’altro che fuori luogo. Vantin in pratica proponeva che nelle prossime elezioni amministrative del 25 maggio venissero utilizzati

nel ruolo di scrutatori il più possibile disoccupati e cassintegrati. Così, tanto per alleviare una situazione di disagio sempre più diffusa. Ma la proposta sembra essere caduta nel vuoto.

Nella lettera, inviata il 15 aprile scorso su carta intestata M5S al sindaco Luigi Dalla Via e all’Ufficio elettorale del Comune, si legge: “Il sottoscritto Marco Vantin, in qualità di candidato Sindaco della lista civica elettorale Movimento 5 Stelle, chiede rispettosamente al sig. Sindaco di porre particolare attenzione e, nei limiti legali previsti, di dare il privilegio di scelta, a tutte le domande di scrutatori ai seggi delle persone disoccupate o in cassa integrazione in deroga o soggette a qualsiasi trattamento di ‘ammortizzatore sociale’ o disagio economico famigliare certificato, per alleviare, con il compenso revisto per Legge per tale servizio pubblico, tali disagi, e cercare così di rendere più equa possibile la distribuzione del reddito tra tutti i cittadini del nostro Comune”.

Dal Comune di Schio, almeno finora, solo silenzio. Tanto che il candidato pentastellato ha preso nuovamente carta e penna per inviare una seconda lettera a sindaco e ufficio elettorale. Così scrive: “Io, Marco Vantin, candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle Schio, vorrei cortesemente avere una risposta dal Sindaco e dalla Commissione Elettorale in merito alla proposta, inviata da parte mia ancora il 15 Aprile, relativa alla scelta di privilegiare disoccupati e cassaintegrati come scrutatori alle prossime elezioni del 25 maggio. Per una amministrazione che si professa disponibile al dialogo ed alla partecipazione, trovo strano non aver avuto alcun riscontro in ben 13 giorni. Vorrei far presente che l’amministrazione di Vicenza ha già accolto positivamente e avallato questa stessa proposta. Devo interpretare questo silenzio come disinteresse verso i cittadini e la grave situazione in cui alcuni di loro versano? O posso ancora sperare nella volontà delle istituzioni comunali di voler aiutare i propri cittadini in difficoltà”?

A meno di un mese dalle elezioni amministrative una risposta sarebbe quantomeno opportuna.

di Redazione Thiene on line

 

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