In amore e in guerra tutto è lecito, dice il proverbio. E anche in campagna elettorale, bisognerebbe aggiungere, quando la fantasia, il dinamismo, il guizzo d’istinto può far pendere l’ago della bilancia di qua o di là. Così in questi ultimi giorni di campagna elettorale prima delle amministrative

di domenica prossima (che potrebbero già dare a Schio un nuovo sindaco, anche se la tradizione lascia presumere un ballottaggio) i candidati sono alla spasmodica ricerca del voto in più. L’ultima idea l’ha avuta Dario Tomasi, candidato sindaco per il Centrosinistra. Una lettera aperta ai pendolari, agli scledensi che ogni giorno usano la stazione ferroviaria.

“Caro concittadino – esordisce Tomasi, presentandosi -, in quanto candidato voglio rivolgermi particolarmente a te, che da pendolare ogni giorno transiti per la nostra Stazione dei treni. La stazione, infatti, è purtroppo il peggiore dei biglietti da visita che possiamo presentare: in mano all’incuria, poco funzionale, cupa, spesso sporca. La proprietà dell’immobile, delle aree intorno e della rete è della società Trenitalia, ma questo non è certo un motivo per rimanere inerti. Recentemente la stessa Regione Veneto (quindi la maggioranza composta dalla Lega Nord e dal centrodestra) ha rifiutato uno stanziamento di 4 milioni di euro proposto dal PD con i nostri consiglieri regionali Giuseppe Berlato Sella e Stefano Fracasso per investire nel potenziamento della tratta e sulle stazioni. Come centrosinistra abbiamo a cuore chi prende il treno per andare al lavoro e all’università. Per questo mi impegno sin d’ora, se diventerò sindaco, ad aumentare la pressione nei confronti di Trenitalia affinché la stazione diventi un luogo più bello e accogliente, degno di ospitare il transito dei cittadini di Schio e di tutti i passeggeri provenienti dai comuni limitrofi”.

Ed elenca, Tomasi, gli interventi che farà se dovesse essere eletto: “Va costruita una tettoia illuminata, che consenta all’utenza di accedere al treno senza bagnarsi nei tanti giorni di pioggia. Va migliorato il decoro della stazione e delle aree circostanti tramite una gara che consenta ai migliori urban-designer e architetti di esprimersi. Non è possibile che per transitare con il trolley dai treni all’area antistante la Stazione ci sia il rischio di rompere le ruote per via dei crateri nell’asfalto. L’area antistante la Stazione deve diventare solo area di carico-scarico veloce e gli attuali posti auto di sosta da 15 minuti devono essere spostati a fianco della Stazione stessa”. E via modificando, dagli alberi ai bagni pubblici, dal parcheggio bici-moto al retro stazione. “Sono piccole idee, ma credo facciano la differenza” – conclude Tomasi. La risposta dei pendolari scledensi arriverà domenica, in cabina elettorale.

di redazione Thiene on line

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