Stabilire una diretta responsabilità dei parlamentari italiani nell’impressionante serie di suicidi che da un paio d’anni a questa parte sta flagellando l’Italia, e soprattutto il Veneto. Imprenditori letteralmente strangolati dalla crisi, dalle difficoltà economiche, dal buio di un futuro senza luce per sé stessi e per i propri familiari, e non di rado anche per i propri dipendenti. Una diretta responsabilità penale. Tradotto: tutti i parlamentari, deputati e senatori, dell’attuale e passata legislatura, dovrebbero finire in galera

in base all’art. 580 del codice penale, che recita: “Chiunque determina altri al suicidio o rafforza l’altrui proposito al suicidio, ovvero ne agevola in qualsiasi modo l’esecuzione, è punito…” . Il difficile sarà riuscire a dimostrarlo. Ma è proprio questo l’intento del Comitato 9 dicembre che oggi pomeriggio s’è radunato davanti alla caserma dei carabinieri di Thiene. In mano un documento, da fotocopiare, da diffondere il più possibile. Un esposto-denuncia che qualsiasi cittadino potrà depositare, firmato, presso le caserme dei carabinieri o gli uffici delle Procure.

“Il motivo di questa nostra iniziativa è evidente: il paese sta affondando- scandisce Rosè Gaspari, imprenditore edile, tra i leader del Comitato 9 dicembre, presidio di Thiene -. I politici devono rispondere delle loro azioni come delle mancate azioni. Basta leggere le cronache. Non possiamo più sopportare questa situazione. Ci sono precise responsabilità tra i politici. A volte può essere una concausa, altre un’incidenza, sempre una noncuranza. Ma di fatto loro, i politici, hanno generato questa situazione di dramma sociale. E dovranno risponderne”.

Sull’esposto denuncia c’è una lunga premessa, nella quale si richiama la Costituzione agli articoli 2 (“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo… e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”) e 32 (“la tutela della salute è sancita come diritto fondamentale dell’individuo, obbligando lo Stato a promuovere ogni opportuna iniziativa finalizzata alla migliore tutela possibile della salute in termini generali”), oltre alla Convenzione europea per i diritti dell’uomo, che obbliga i Paesi firmatari a rispettare il diritto alla vita. Scrivono ancora i proponenti: “Il Governo italiano e il Parlamento tutto non hanno messo in atto provvedimenti, anche in forme assistenziali, tali da impedire che si succedessero i suicidi a causa della perdita del posto di lavoro, a causa della durissima crisi economica che ha colpito i piccoli artigiani, commercianti, agricoltori, colpa dell’esasperante pressione fiscale. Mentre ben potevano istituire un fondo a tutela dei meno abbienti, dei disoccupati e delle aziende in difficoltà”.

E tutto ciò premesso, chiedono di procedere penalmente contro tutti i membri del governo e tutti i parlamentari dell’attuale e della passata legislatura.

“C’è un tempo per le parole, e c’è un tempo in cui le parole non hanno più senso – insiste Rosè Gaspari -. Ora dipende da noi, da ciascuno di noi. Dobbiamo denunciare chi ci ha ridotti così”. Nel concreto, 5 avvocati di varie parti d’Italia (2 a Potenza, uno a Foggia, Roma e Lucca), hanno già dato la loro adesione all’iniziativa, garantendo il gratuito patrocinio. Tra loro spicca il nome del professor Carlo Taormina, uno dei più noti penalisti italiani. “Lo ringraziamo, personaggi di questo calibro garantiscono visibilità alla nostra iniziativa – conclude il leader locale del comitato 9 dicembre -. Abbiamo contattato un legale anche a Thiene. E’ disposto a dare gratuitamente il suo contributo, ma per ora non vuole figurare, per non dare l’impressione di mettersi in competizione con gli altri. Comunque, ora è il momento di muoversi. Invito chiunque a firmare l’esposto-denuncia. C’è tempo fino a venerdì prossimo, 17 gennaio”.

di redazione Thiene on line

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