Che i pentastellati ‘di paese’ siano meglio di quelli che stanno a Roma è pensiero comune, la prova arriva dalle parole decise del consigliere del Movimento 5 Stelle di Thiene, Abramo Tognato. Parole pacate, ma ferme e risolute. Tognato condanna con decisione il Beppe Grillo-papà, immortalato nell’ormai famosissimo video in ‘difesa’ di suo figlio, accusato per stupro insieme a 3 amici, ma non dimentica il Beppe Grillo fondatore del Movimento, “che ha avuto il merito di risvegliare un senso di cittadinanza e partecipazione verso la politica in un periodo storico di assopimento e silenzio”.
Un video di cui è impossibile non parlare, per la violenza verbale usata da un capo politico in un contesto di violenza sessuale ai danni di una ragazza. Un video in cui la vittima rischia di diventare colpevole e dove i giovani indagati, se anche verranno assolti, saranno ricordati come stupratori per sempre. Ciro Grillo in particolare e proprio per il video girato da papà.
Umanamente parlando, stendiamo un velo e auspichiamo che emerga la verità e che la giustizia faccia il suo corso.
Ma se dal punto di vista umano Grillo non ha scusanti, dal punto di vista politico non è possibile dare torto a Tognato.
Grillo-padre ha fatto acqua da tutte le parti, riuscendo in colpo solo a mandare ‘affan…’ sé stesso con le stesse modalità che usava nei suoi ‘vaffa days’, ma non si deve nemmeno dimenticare che se oggi la gente segue la politica, con tutti i pro e i contro che ne derivano, è comunque grazie ai 5 Stelle. Come dimenticare, nell’Alto Vicentino, la venuta di Beppe Grillo il 27 settembre 2012, in occasione delle elezioni amministrative, quando il parco di Villa Fabris fu ‘travolto’ da cinquemila persone. Dal giorno dopo tutti gli amministratori locali diventarono un po’ grillini: trasparenti e onesti, in prima fila a lottare per il popolo, improvvisamente ambientalisti, con dirette streaming e rendicontazione pubblica di ogni nota spese.
“Non è mai piacevole utilizzare canali pubblici per scopi personali; non è piacevole sentire certe affermazioni da chi in qualche modo ha sempre cercato di rivoluzionare la comunicazione e l’informazione – ha sottolineato Tognato – Consapevole che qualsiasi disagio familiare possa scatenare reazioni emotive importanti, ciò non giustifica Beppe Grillo a fare affermazioni pubbliche di tale rilievo.
Personalmente dispiace sentire i suoi commenti e il suo tono, dispiace perché negli ultimi anni ha avuto il merito di risvegliare un senso di cittadinanza e partecipazione verso la politica in un periodo storico di assopimento e silenzio. Purtroppo il suo commento di ieri è stato fuori luogo e inappropriato nei contenuti e nei modi. Non rappresenta i principi per cui si è sempre esposto in prima persona. Non è di sicuro altrettanto corretto l’atteggiamento di chi ora lo attacca e talvolta decontestualizza il fatto. Ciò comunque non lo scagiona, per quanto umanamente al giorno d’oggi sia sempre più difficile essere genitore, a maggior ragione è fondamentale saper distinguere il campo personale da quello pubblico. Il limite purtroppo ieri è stato superato”.
A.B.