Sono stufi di dover stare con il cuore in gola, di vedere minacciate abitazioni ed esercizi commerciali. Ogni volta che si abbatte un acquazzone. Sono gli abitanti della zona limitrofa a via Pria Rossa di Cogollo del Cengio, che ne hanno viste di tutti i colori durante quaesta lunga stagione di piogge. L’intera zona, secondo le decine e decine di abitanti si trasforma in un acquitrino con il terreno che non trattiene l’acqua piovana e che avanza verso le loro case, i loro beni, tutto quello che hanno e per cui qualcuno ha lavorato una vita intera.

 

Ieri mattina, il consigliere regionale del Pdl Costantino Toniolo è andato a trovare i residenti della zona, osservando con occhi propri la situazione della quale, ha assicurato, si farà portavoce agli organi istituzionali competenti. A richiamare l’attenzione di Toniolo, è stato il consigliere comunale di minoranza Piergildo Capovilla che non è nuovo al grido d’allarme. ‘Non possiamo più aspettare – ha detto Capovilla ieri mattina mentre accompagna sui luoghi il consigliere regionale, che ha voluto ascoltare i racconti drammatici di chi con la pioggia si ritrova l’acqua in casa – qualcuno vuole fare passare quanto accade qui in paese come un caso isolato, ma non è così. Qui vivono decine e decine di famiglie che vogliono provvedimenti urgenti’.

‘Siamo in tanti nelle medesime condizioni – spiega Valerio Longin – quando piove qui è un disastro. La zona si trasforma in un pantano. Il terreno non assorbe come dovrebbe e l’acqua tracima abbondante. Arriva anche dalla via Monte Cengio, quindi davanti e dietro le nostre abitazioni’.

A fargli eco Giuliano Maculan, anche lui residente nella zona:’ E’ uno schifo. Qui abitano circa 100 famiglie, non si può ignorare il rischio che corriamo ogni volta che si registrano condizioni metereologiche avverse. E’ sempre la stessa storia. E’ ora di dire basta’.

Gabriella Fabrello, titolare del negozio Martini Legno Ceramiche ha casa e bottega in via Pria Rossa. ‘Guardi – racconta con garbo indicando al consigliere Toniolo quella zona paludosa che fa paura a chi come lei ormai è costretta a vivere da anni con l’incubo di un temporale un pò più forte – l’acqua si riversa minacciosa fino alla strada. Non sa quante volte mi sono ritrovata allagata. Occorrono provvedimenti. Non si può più fare questa vita’.

I toni più accesi arrivano da un signore che con la sua Ape si ferma e con fare deciso di chi non ha peli sulla lingua, esplode in stretto dialetto:’ Ogni volta che piove – sbraita Paolo Trenti – bisogna che prendemo la barca’.

Costantino Toniolo ha ascoltato tutti, senza fretta e con il fare del politico che vuole stare in mezzo alla gente e che vuole lavorare per la gente. ‘Occorre valutare il problema, individuare le competenze – congeda gli abitanti di Cogollo accorsi in strada a raccontare il loro disagio – oltre all’aspetto tecnico-geologico, qui c’è un problema sociale perchè la popolazione ormai è terrorizzata. Ogni volta che piove, le famiglie della zona vedono minacciate le proprie case, i propri negozi, i propri beni’.

‘E’ un problema che esiste da oltre cinquant’anni – ha dichiarato il sindaco Riccardo Calgaro – gli studi ci sono. Le indagini geologiche fatte sono state realizzate in maniera seria ed accurata. Gli esperti parlano di quella zona come di ‘casse di espansione’. Occorrerebbe la realizzazione di una condotta che trascini le acque verso il greto dell’Astico. E’ chiaro che chi ha costruito lì, in quella zona chiamata ‘Buse’ – conclude il primo cittadino – lo ha fatto in una zona di depressione morfologica, dove l’acqua si accumula per caduta naturale. Qualcuno ha eseguito opere di urbanizzazione inadeguate’.

di Redazione Thiene on line

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