Uno sfreccia come un pazzo tra bandiere rosse e blu, facendo salti mortali e piroette a velocità incredibili su una tavola piena di colori. L’altra disegna figure d’incantevole bellezza, ballando su un tappeto di ghiaccio, con ai piedi le più sottili calzature mai inventate dall’uomo: due lame d’acciaio.

Lui si chiama Tommaso Leoni, lei Stefania Berton. Entrambi componenti della nazionale italiana. Entrambi in possesso di un biglietto aereo per Sochi, in Russia, dove tra pochi giorni cominceranno le Olimpiadi invernali del 2014.

Stefania e Tommaso hanno specialità diverse. Lei è una pattinatrice artistica su ghiaccio, specializzata nel pattinaggio di figura. Lui è un campione di snowboard cross, vale a dire quelle gare, di solito con quattro atleti, che si sfidano lungo un percorso stretto e ripido a colpi di velocità e di figure acrobatiche. Ma in comune, oltre all’età (23 anni lei, 22 lui), hanno anche il luogo di nascita: Asiago. Ma mentre lei si è trasferita a Milano, Tommaso abita a Breganze.

“Lo zingaro” (questo il soprannome di Tommaso Leoni tra gli amici) è in un momento di grazia: prima l’undicesimo posto nella tappa canadese di Coppa del Mondo, migliore piazzamento tra gli italiani. Poi la convocazione per la sua prima esperienza olimpica: “Gareggio da quando avevo 13 anni – spiegava in una recente intervista – e devo ringraziare i miei genitori per avermi sempre sostenuto in questa scelta. Il boardercross è pura e sana adrenalina, bisogna dare il tutto per tutto in un minuto di discesa ed è proprio questo che mi fa impazzire di questo sport”.

“La stagione non era iniziata molto bene quest’anno – scrive poi il 22enne di Breganze in “Cerchi di Gloria”, sito dedicato alle Olimpiadi – purtroppo l’infortunio alla spalla mi ha condizionato nelle prime gare. Fortunatamente la qualificazione è arrivata comunque! Mi sento pronto, ora sono tranquillo ma l’agitazione arriverà sicuramente quando sarò li a Sochi!”. E sull’attesissima gara scrive: “Partecipare alle Olimpiadi è una specie di incoronazione per tutti i sacrifici che ho fatto e che hanno fatto i miei genitori, i miei familiari e le persone che mi sono state vicine”.

Diversa la storia di Stefania Berton, che sul ghiaccio difenderà i colori azzurri in coppia con Ondrej Hotarek, nato in Repubblica Ceca, ma dal 2006 naturalizzato italiano. “Ho cominciato a pattinare quando avevo 4 anni – racconta – e da allora non ho più smesso”. E le aspettative per le Olimpiadi? “Da 4 anni ci stiamo preparando per questo appuntamento – risponde allegra Stefania -: a Sochi vogliamo divertirci come pazzi, e vorremmo anche essere ricordati”.

Tommaso e Stefania sono gli unici due atleti della pattuglia azzurra (in tutto 113) nati nella provincia di Vicenza che parteciperanno alle Olimpiadi invernali, che si terranno, appunto, a Sochi dal 7 al 23 febbraio. Con loro altri 4 veneti: Simone Bertazzo (Bob, da Pieve di Cadore), Ilaria Debertolis (Sci di Fondo, da Feltre), Simone Fontana (anche lui Bob, da Belluno) e Mirko Giacomo Nenzi (pattinaggio  di velocità, da Venezia).

di Redazione Thiene on line

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