Se infatti nei giorni vicini al Solstizio d’Estate il Sole tramontava intorno alle ore 20.52 , il giorno dell’Equinozio lo farà alle ore 19.09. Con le notti più lunghe, gli appassionati di stelle avranno più tempo per ammirare pianeti e costellazioni. In particolare Venere allunga di alcuni minuti il proprio intervallo di osservabilità quando tramonta a Sud-Ovest, mentre Giove e Saturno si accingono a culminare a Sud.
Chi osserva il cielo con il telescopio, segnala la Uai, potrà osservare nelle condizioni più favorevoli Nettuno: il pianeta sarà in opposizione al Sole il 14 settembre (anche se non visibile ad occhio nudo). La configurazione più suggestiva di pianeti si avrà la notte del 17 settembre, con un incontro tra Luna, Giove e Saturno. Settembre è un ottimo mese per osservare le stelle cadenti, con le notti iniziano ad allungarsi, il clima di più mite e il numero delle meteore sporadiche, che si assommano ai vari sciami e raggiunge nel nostro emisfero il suo massimo annuale, fino a 10-20 stelle cadenti ogni ora, soprattutto nei primi giorni di settembre.
Nelle notti a cavallo tra agosto e settembre saranno attive le Aurigidi, mentre tra il 5 e 7 settembre si potrà vedere lo sciame delle epsilon Perseidi senza il disturbo della luce lunare. Intorno al 9 settembre per tutta la notte si potranno ammirare anche le Perseidi di settembre, una corrente alquanto irregolare generata dalla cometa Bradfield, caratterizzata da meteore di medio debole luminosità, mentre tra l’11 e 12 settembre ci saranno buone possibilità di osservare le irregolari ed enigmatiche alfa Triangulidi.