“Ritengo doveroso rivolgere un pensiero di sincera ammirazione ai tanti ricercatori che sono il cuore e l’energia vitale di questa meravigliosa realtà scientifica. Un capitale umano incredibile che in questa fondazione ha trovato l’opportunità di esprimere pienamente le proprie potenzialità, ma che nel nostro Paese troppo spesso è costretto a lavorare in condizioni di grande difficoltà, con scarse risorse economiche e precarie prospettive di carriera. Una ricchezza di talenti e intelligenze sempre più frequentemente in fuga dall’Italia, come purtroppo ci ricordano le recenti stime della Corte dei conti secondo le quali negli ultimi 8 anni la quota di studiosi, scienziati e ricercatori italiani trasferitasi all’estero è cresciuta di oltre il 40%. Tutto questo non è più accettabile”. Il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, Lo dice a Padova, Palazzo della Ragione, intrevenendo in occasione del 25mo anniversario della Fondazione per la Ricerca Biomedica Avanzata (VIMM) “Occorre invertire la rotta- stigmatizza Casellati- L’Italia che rinasce e riparte dopo la pandemia deve finalmente essere un’Italia consapevole che la ricerca non può più essere una voce marginale di bilancio, ma la pietra angolare su cui costruire il proprio futuro. Deve essere un Paese che non ha paura di investire in formazione e ricerca scientifica, perché significa fare ‘debito buono’: quello che crea i presupposti e le condizioni per essere sempre più competitivi, moderni, all’avanguardia”.
La fuga dei cervelli all’estero è cresciuta di oltre il 40%
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