Dall’1 ottobre 2021 l’accesso ai servizi online dell’Agenzia delle Entrate potrà avvenire solo con Spid, Carta di identità elettronica, se muniti di password, e Carta nazionale dei servizi.

Queste chiavi di accesso permetteranno di fruire di tutti i servizi telematici del fisco. La dismissione di username e password Fisconline, come previsto dal Decreto Semplificazione 76/2020, avverrà alla mezzanotte del 30 settembre 2021 e da quel momento le tre chiavi digitali – Spid, Cie e Cns – saranno le uniche valide per i servizi online.

I servizi online di Agenzia Riscossione consentono di svolgere in autonomia alcune operazioni inerenti la propria posizione fiscale, come la consultazione della propria situazione debitoria, controllare la presenza di cartelle, avvisi e lo stato dei pagamenti, presentare una richiesta di rateizzazione e ottenere poi il relativo piano di dilazione, chiedere di sospendere la riscossione nei casi previsti dalla legge, pagare, attivare il servizio di alert “Se Mi Scordo” per ricevere i promemoria delle proprie scadenze, delegare un intermediario a operare per proprio conto.

Nulla cambia per tutti quei servizi disponibili senza bisogno di registrazione, come la verifica del codice fiscale, la verifica della partita Iva e la prenotazione appuntamenti.

Per avere Spid ci si dovrà rivolgere ad uno dei 9 gestori di identità digitale attualmente operativi. È necessario essere maggiorenni, avere un documento italiano in corso di validità, la tessera sanitaria o il tesserino di codice fiscale, un indirizzo di posta elettronica e un numero di cellulare personali.

La nuova Carta di identità elettronica viene invece rilasciata dal Comune di residenza. Per utilizzarla al meglio è importante assicurarsi di avere l’intero codice pin della carta e aver installato sul proprio smartphone l’applicazione “Cie Id”; in alternativa è possibile utilizzare un pc dotato di un lettore di smart card.

Il terzo strumento è la Carta Nazionale dei Servizi, che permette di accedere agli stessi servizi attraverso un dispositivo, come, per esempio, una chiavetta Usb o una smart card dotata di microchip.

Le nuove modalità di autenticazione non interessano, per il momento, i professionisti e le imprese.

F.C.

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