“Le dimensioni del pene quando non sono patologiche, e dunque rimangono all’interno di un certo range, non ‘contano’ durante il rapporto sessuale, per la penetrazione e per provare piacere. La questione per l’uomo può cambiare naturalmente a livello psicologico”, a dirlo è Rosamaria Spina, sessuologa intervistata dall’agenzia di stampa Dire sull’ipoplasia peniena conosciuta anche come ‘micropene’ una tematica delicata e molto sentita dal sesso maschile, al centro della nuova stagione di ‘SKAM Italia’ in onda su Netflix.

UOMINI ESIBIZIONISTI CHIEDONO RASSICURAZIONI SU DIMENSIONI PENE

“Succede- prosegue l’esperta- anche che molti uomini pur avendo un pene ‘nella media’ credono di soffrire di micropenia quando non è così. In 20 anni di carriera mi è capitato di confrontarmi con uomini che venivano in seduta avendo già cognizione di quali fossero le loro misure, quasi sempre normali e nonostante ciò mi chiedevano di potersi spogliare, essere guardati e rassicurati. Ovviamente, è noto che il sessuologo non ha la possibilità di entrare in contatto fisicamente con il paziente, di toccarlo o guardarlo nudo. Semplicemente a quel punto spieghi la situazione e, laddove possibile, prosegui la seduta. Alla base di questi atteggiamenti molto spesso c’è una forma di esibizionismo che porta il paziente all’eccitazione durante la seduta”.

MICROPENIA: PATOLOGIA SOVRASTIMATA, DIMENSIONI ‘MENO STANDARD’ NON CORRISPONDONO A MALFUNZIONAMENTO

“La micropenia in ogni caso è sovrastimata. La società e soprattutto la pornografia hanno creato dei modelli irrealistici. Chi da giovane si è lasciato ispirare dalla pornografia crede che
siano quelle le modalità e le misure giuste per provare e dare piacere al partner. Non è così”.

ESISTONO DIVERSE FORME PENE: ‘A PEPERONE’ E ‘A MATITA’ MA DONNA PUO’ RAGGIUNGERE COMUNQUE ORGASMO SE BEN STIMOLATA

“Dirò di più- prosegue Spina- a volte un pene ‘corto’ ma di diametro ragguardevole può essere ugualmente soddisfacente e performante. Va chiarito poi che esistono diverse forme di pene: quelle caratterizzate da un diametro ampio ma corto sono definite ‘pene a peperone’, oppure uomini che hanno un pene lungo e sottile detto ‘pene a matita’. In ogni caso questo non comporta essere affetti da patologia”.

PER ARRIVARE ORGASMO POCHE MOSSE: STIMOLARE CLITORIDE, POSIZIONE CONFORTEVOLE E ‘GIUSTE’ SPINTE

“La donna davanti al ‘pene a peperone’ o ‘a matita’, deve essere in grado di provare ad avere un atteggiamento di apertura e non creare imbarazzo nel partner. Arrivare all’orgasmo attraverso penetrazione, è possibile. Vanno certamente stimolate adeguatamente le strutture interne del clitoride, scegliere una posizione confortevole e con le giuste spinte il risultato, a prescindere dai centimetri, può essere raggiunto”.

NON FERMIAMOCI AI NUMERI: CERCHIAMO LA COMPLICITA’ ANCHE NEL RAPPORTO OCCASIONALE E COMUNICHIAMO COSA CI PIACE

“Per favore non fermiamoci ai numeri. Questi sono solo il risultato di costrutti sociali. Chiaramente in una coppia collaudata sulle dimensioni del pene non ci si sofferma più di tanto. L’impatto può essere avvertito certamente nel caso dei rapporti occasionali. Il mio consiglio è comunque di godere del momento e perseguire una certa complicità. Cosa ti piacerebbe fare? Fai la mossa per prima… o cosa piacerebbe all’altro partner? Chiediglielo apertamente. Non banalizziamo l’atto sessuale e riscopriamo cosa ci piace per davvero e non cosa la tv, i social e la pornografia ci impongono. Questo fa la differenza. Durante il sesso possiamo davvero fare di tutto basta essere consenzienti. Se c’è reciprocità non ci vuole il ‘super
pene’
, che a volte anche gli uomini che ne sono dotati non sanno poi usare”, conclude Spina.

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