Eccessiva competitività, troppe pressioni e docenti poco empatici con gli studenti. Sono queste le motivazioni che hanno spinto Maddalena Bianchi, studentessa 19enne di Belluno, a rifiutare l’esame orale della Maturità. Il suo, è il secondo caso, dopo quello del coetaneo padovano Gianmaria Favaretto, anche lui ‘contestatore’ al colloquio. La studentessa del liceo scientifico Galilei, ha spiegato le sue motivazioni al Corriere del Veneto: “Ho provato a spiegare che, sebbene nella mia scuola la parte relativa alla preparazione sia stata ottima, ritengo che sia mancata totalmente l’attenzione alle persone (…) non c’è mai stata la voglia di scoprire la ‘vera me’ da parte dei docenti”, ha detto la ragazza. La sua, è una protesta che nasce per contestare i meccanismi di valutazione scolastici e l’eccessiva competizione che si crea tra i banchi di scuola. “Ho fatto un discorso ai professori, me l’ero preparato a lungo. Ho provato a descrivere nel dettaglio quello che secondo me a scuola non funziona”, ha detto.

VALDITARA: CHI BOICOTTA L’ESAME SARÀ BOCCIATO

Già lo scorso anno, sempre in Veneto, le studentesse Linda Conchetto, Virginia Gonzales y Herrera e Lucrezia Novello avevano fatto scena muta all’orale, spiega ancora il Corriere del Veneto. Una presa di posizione, a cui oggi Valditara ha replicato, con toni decisi, durante un’intervista a RaiNews24: “Scena muta all’orale dell’esame di maturità come forma di protesta? Si dovrà ripetere l’anno”, ha detto il ministro dell’Istruzione. “Tra le riforme che stiamo per varare- ha spiegato- ce ne è anche una della maturità. Comportamenti di questo tipo non saranno più possibili. Significa che se un ragazzo volutamente non si presenta all’orale oppure decide di non rispondere alle domande dei suoi docenti, non perchè non preparato ma perchè vuole ‘boicottare’ l’esame, dovrà ripetere l’anno”, ha concluso il ministro.

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