‘Secondo il rapporto del Consiglio d’Europa “Space”, che fotografa la situazione dei sistemi penitenziari nei Paesi Membri, le carceri italiane sono le più sovraffollate d’Europa. Come abbiamo avuto modo di constatare nel 2006, le amnistie non risolvono il problema, creando anzi un cortocircuito per ciò che concerne il principio di certezza della pena. È necessaria una migliore gestione delle risorse, rappresentata anche dal recupero delle strutture carcerarie inutilizzate, unita ad una sempre maggiore applicazione di forme detentive alternative per i reati minori. A questo si deve accompagnare lo stanziamento di adeguate risorse alla Polizia Penitenziaria per svolgere al meglio il suo delicato lavoro’.
A lanciare l’allarme preso sotto gamba dalla politica e dai cittadini è il deputato italiano al Parlamento europeo MEP-Parlamentare europeo del Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei.
Il dato è su tutti i media italiani da un paio di giorni e i numeri sono da sos: alla fine di gennaio, nel nostro paese, a c’erano 120 detenuti per ogni 100 posti, anche se in Europa il nostro Paese non è l’unico ad avere problemi di sovraffollamento. Il record negativo spetta, infatti, alla Turchia, con 127 detenuti per ogni 100 posti, con ben 11 detenuti per ogni cella, rispetto alla media italiana di 1,9. In Belgio va leggermente meglio, con 117 detenuti per ogni 100 posti, in Francia e Cipro 116, in Ungheria e Romania 113, in Grecia e Slovenia 109.
Se si osservano i trend della popolazione carceraria in Italia negli ultimi 20 anni, denuncia il responsabile dell’elaborazione del rapporto Space, Marcelo Aebi, l’Italia sembra avere due sole strade per risolvere la questione del sovraffollamento nelle carceri: “ridurre la durata delle pene” o “costruire più prigioni”. Anche perché, afferma ancora Aebi, “le amnistie, come quella del 2006, non risolvono il problema”.
Secondo lo stesso rapporto del Consiglio d’Europa, inoltre, il nostro Paese è anche quello con il maggior numero di detenuti over 50 anni: nelle carceri attualmente ce ne sono ristretti 15.820, pari al 26% del totale. La percentuale italiana di detenuti che ha più di 50 anni supera di molto la media del 14,8% dei paesi membri del Consiglio d’Europa. Tra i paesi membri dell’organizzazione paneuropea è ancora la Turchia ad avere il più alto numero di detenuti over 50, ma con una percentuale, rispetto al totale, dell’11,5%.
Sessantuno le persone si sono tolte la vita in prigione nell’ultimo anno. Un numero così alto non si registrava da vent’anni.
Articolo redazionale a pagamento offerto dal gruppo Conservatori e Riformisti Europei