“Una dieta adeguata ma appagante e una corretta attività fisica riducono del 30% il rischio di ammalarsi di patologie oncologiche – ha spiegato Veronesi – . Ovviamente è importante anche la prevenzione secondaria, con la diagnosi precoce, quindi ad esempio per le donne fare la mammografia una volta all’anno dai 40 anni. Questo è basilare se vogliamo avere meno probabilità di ammalarci”. Anche la ricerca sta facendo molto e negli “ultimi dieci anni c’è stata una rivoluzione nel campo delle terapie, e quindi è importante continuare a finanziarle – ha proseguito – perché ci sono circa 1000 nuovi casi di diagnosi di tumore al giorno in Italia ma il nostro è il Paese dove si guarisce meglio in Europa”.
Tra i nuovi progetti che verranno realizzato allo IEO, come ha spiegato l’amministratore delegato, Mauro Melis c’è quello di un centro di terapia a protoni “che sarà il primo in Italia di questa tipologia e che aprirà a settembre del 2023 con un investimento di circa 40 milioni. L’obiettivo è portare in Italia una terapia diversa dalle radio terapie tradizionali, a protoni che hanno il vantaggio di essere più precise e di non danneggiare gli organi circostanti”. (ansa)
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