I social fanno male al sonno dei bambini. Le piattaforme li fanno dormire meno. L’allarme lo lancia l’Ordine degli psicologi della Toscana con i professionisti che spiegano: “Giochi, notifiche, video: la dipendenza anche serale da smartphone e tablet riguarda sempre più persone. Particolarmente significativa è la frequenza di accesso ai social media, soprattutto Tik Tok e Instagram, che vengono visualizzati anche a letto, prima di addormentarsi, e finiscono per ridurre il riposo di bambini e adolescenti”.

Dormire poco, però, “può avere effetti negativi sulla sfera comportamentale e cognitiva, riducendo i livelli di attenzione, la capacità di apprendimento, di memoria, e alterando le relazioni con il prossimo”. Sul problema interviene anche la presidente dell’ordine, Maria Antonietta Gulino, e osserva: “Un tempo per addormentarsi c’erano le favole, ora rimpiazzate dagli smartphone. Gli schermi dei telefonini, sia per la tipologia di contenuti vivaci che per la luce blu emessa, riaccendono continuamente l’attenzione, anche nel momento in cui ci stiamo per addormentare e interrompono il naturale processo verso la prima fase del sonno. Un problema che tocca tanti adulti, ma che sta riguardando ormai anche numerosi giovanissimi e che non può quindi essere trascurato”. Il tema è delicato, prosegue, e “già alcuni studi all’estero hanno dimostrato che l’utilizzo serale dei social media finisce per ridurre di circa un’ora, ogni giorno, il riposo dei bambini fin dai 10 anni. Un fenomeno che purtroppo rileviamo anche tra tanti nostri assistiti o che ci viene riportato dalle famiglie”

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