A Palazzo Fogazzaro il Sindaco Valter Orsi ha presentato il lascito Panciera, un insieme di opere, tra dipinti, libri e ceramiche che Alessandra Panciera, della nota famiglia dell’industria del caolino, ha voluto donare alla Città.
Si tratta di un patrimonio che conta, oltre a “pezzi” comuni ad altre famiglie altolocate del tempo, anche beni di particolare valore e interesse, non solo per la qualità che esprimono, ma anche per il territorio, in quanto testimoni della sua storia.

I Panciera avevano varie passioni, dai cavalli, opere d’arte, libri) e interessi culturali. Dalle miniere di caolino del Tretto si estraeva una terra preziosa per la realizzazione di ceramiche in tutta Europa.

Non a caso tra gli oggetti del lascito si trovano ceramiche di buona manifattura vicentina. Un’altra parte dell’”eredità” è invece costituita da circa 700 volumi di cui qualche preziosa opera del XVI, XVII e XVIII secolo, che verranno registrate nel catalogo nazionale dei libri antichi.
Ma la vera sorpresa di questa donazione sono i tre dipinti ovali del pittore francese (ma naturalizzato veronese) Louis Dorigny, realizzati dalla famiglia Tron, in occasione del 15emo compleanno del figlio Ludovico per la nuova sala da ballo dell’omonimo palazzo veneziano. Rappresentano le allegorie di tre virtù: fedeltà, eloquenza e amore per la casa e sono una parte di una serie completa che ne contava dieci. Dopo vari passaggi, i dipinti sono stati battuti all’asta e acquistati dalla famiglia Panciera, fino a giungere a noi.

“Vorrei evidenziare alcuni aspetti che mi sembrano importanti” dichiara il sindaco Orsi. “Il primo è legato a questa diffusa attitudine al fare qualcosa per la propria città che può esprimersi in tanti modi, tra cui, come in questo caso, anche lasciare dei beni, che vanno a incrementare il patrimonio pubblico.
Un altro aspetto, il più significativo per noi, è che il lascito riguarda la storia locale: i dipinti che abbiamo acquisito fanno infatti parte di una produzione di area veneta, testimoniano una certa vivacità artistica del territorio e arricchiranno la collezione civica.
Gli ovali di Dorigny mettono inoltre in collegamento due famiglie che sono state importanti per l’economia della Città, Panciera e Tron, appunto, e per una fortunata coincidenza, tornano “a casa” a beneficio di tutta la collettività”.

a cura ufficio stampa Comune Schio

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