C’è festa grande a Schio per Mariapia Chemello, incoronata domenica scorsa a Gagliano del Capo, in Salento, campionessa mondiale di corsa in montagna nella categoria W45 e seconda assoluta tra tutte le categorie.

“Speravo di salire sul podio ma non credevo nella vittoria – ha raccontato con la voce ancora emozionata e quasi incredula – Ho fatto del mio meglio, ci ho dato dentro al massimo, ma non sono una fidelizzata alle gare e a causa di impegni di lavoro e famiglia non più il tempo che avevo una volta di allenarmi”.

48 anni, un figlio teenager e un marito che condivide la sua passione e la supporta e l’ha accompagnata a giocarsela tutta, in una gara che visto la partecipazione di oltre mille atleti provenienti da 21 nazioni.

495 metri di dislivello in un percorso che dal mare conduce al paese, con salite ripidissime e discese tecniche ‘condite’ di salti. Una gara non semplice, che pur svolgendosi in una località di mare non aveva nulla da invidiare ai percorsi ripidi delle montagne del nord.

“Ero curiosa di conoscere il posto, perché fare gara di corsa in montagna in Salento mi sembrava un’idea molto bizzarra – ha spiegato la campionessa – Mi sono dovuta ricredere perché il percorso era davvero impegnativo. 11 chilometri in 3 giri, con salite e discese ripide. Siamo partiti da un ponticello sul mare e poi su, fino in paese. Un paesaggio mozzafiato”.

Mariapia Chemello racconta anche la sua precedente vittoria, nel 2011, quando però aveva il tempo di allenarsi. “Mi alleno sempre sulle nostre montagne, tra Pasubio, Summano e Novegno – ha raccontato – Siamo fortunati ad averle così vicine. E’ vero che non mi alleno più come un tempo, ma oltre ad un po’ di allenamento mi ero studiata bene il percorso e le avversarie. Queste gare le vinci con la testa, ancora prima che con le gambe.

“Sono passati 2 giorni e sono ancora elettrizzata – ha concluso – Quando sono arrivata non mi conosceva nessuno, mentre io conoscevo le atlete più famose. Ce l’ho messa tutta davvero e alla fine sono stata ripagata”.

A.B.

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