Questa volta l’esposto presentato è contro Equitalia. Non si ferma il Comitato 9 dicembre Alto Vicentino che nei giorni scorsi ha stilato l’ennesima denuncia, che va ad aggiungersi a quella (class action) contro i politici ‘colpevoli’ di aver lasciato soli gli imprenditori italiani che si sono suicidati.

 

‘Ad Equitalia contestiamo le modalità con cui vengono riscosse le somme dovute – spiega Rosè Gaspari, uno dei leader del movimento – i funzionari devono fare il loro dovere ed occorre pagare le tasse. Ma spesso si batte cassa in maniera troppo forte, non si dà tempo ai debitori di procurare il denaro e si registra una certa intolleranza. Contestiamo i poteri dati ad Equitalia’.

Intanto, mancano pochi giorni al momento dello sbaraccamento del presidio che da dicembre era stato allestito in via Gombe, di fronte al Carrefour. Il Comune aveva prorogato, ma ora c’è da rimuovere quello che per alcuni thienesi è uno scempio all’ingresso della città. Per altri, invece, quel presidio è l’emblema della gente che sta subendo la crisi e non ci sta più a subire in silenzio. Il presidio però, è stato molto di più. Ha avuto un valore quasi terapeutico per molte persone dell’Alto Vicentino, che, al di là di screzi e spaccature, hanno avuto modo di stare insieme, di confrontarsi e di non sentirsi sole in balia di problemi che spesso gettano nello sconforto e inducono a gesti estremi.

Chi ha frequentato il presidio in questi mesi, ha trovato lì dentro persone di ogni estrazione sociale e status. Dall’imprenditore sull’orlo del fallimento al disoccupato. Dall’operaio edile che non sa più come sbarcare il lunario, al cuoco dal curriculum eccellente che si è fatto valere in mezzo mondo e che ora vive in un freddo garage perchè non ha nemmeno un tetto. A frequentare il presidio anche persone che hanno uno stipendio sicuro a fine mese, che di problemi economici non ne hanno, ma che hanno scelto di esserci per fare la propria parte. Padri di famiglia che sebbene, se la stiano cavando nonostante la crisi, temono per il futuro dei loro figli.

‘Sbaraccare da via Gombe non significa rinunciare alla lotta, anzi – conclude Gaspari – ci stiamo riorganizzando in un’altra location. Stiamo acquistando un tendone che costa circa mille euro ed abbiamo organizzato una raccolta fondi. Domani sera, dal presidio di Treviso, parteciperemo alla trasmissione di Rete 4 Quinta Colonna per far ascoltare la nostra voce a tutti gli italiani’.

di redazione Thiene on line

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia