In un mondo sempre più interconnesso e tecnologicamente avanzato, il rischio di un distacco crescente dalle radici naturali è tangibile. Tra patologie emergenti legate al “deficit di natura” e una pedagogia che rischia di soffocare creatività e curiosità infantili, nasce l’idea innovativa degli asili e delle scuole nel bosco. Questi istituti, diffondendosi da un’iniziativa danese degli anni ’50, si pongono come antidoto all’educazione tradizionale, promuovendo un ritorno all’essenziale, al gioco e alla scoperta nel contesto più formativo e stimolante di tutti: la natura. La scuola nel bosco non è semplicemente un’alternativa, ma una filosofia educativa che mette al centro il bambino e il suo rapporto intrinseco con l’ambiente circostante. Queste scuole, spesso configurate come istituti privati di tipo parentale, permettono ai bambini di crescere e apprendere in libertà, stimolando autonomia, movimento, esplorazione e rispetto per l’ambiente. L’approccio parentale, come sottolineato dalla pedagogista Cecilia Fazoli, offre un’educazione basata su un nucleo ristretto di famiglie e educatori selezionati, promuovendo un insegnamento personalizzato e profondamente radicato nei valori condivisi. I metodi adottati variano, potendo spaziare dalla pedagogia montessoriana a quella steineriana, ma il nucleo fondamentale resta invariato: l’importanza dell’autonomia del bambino, il movimento come bisogno fondamentale, l’esplorazione e la curiosità come motori di apprendimento, e l’educazione ambientale come pilastro fondamentale. Il principio cardine è l’esperienza diretta: “Chi ascolta dimentica, chi vede ricorda, chi fa impara”, un approccio che fa del gioco non solo un momento di svago, ma un vero e proprio strumento didattico. La storia di queste scuole affonda le radici in Danimarca, grazie all’intuizione di Ella Flatau, e si è diffusa in tutta Europa, con più di mille scuole che oggi adottano questo modello. In Italia, il progetto pilota è nato nel 2014 ad Ostia Antica, segnando l’inizio di una vera e propria rivoluzione nell’educazione dei bambini, sempre più necessaria in un’epoca di rinnovato bisogno di contatto con la natura. Entrare a far parte di questa rete innovativa è possibile attraverso la compilazione di un form disponibile online, offrendo così visibilità e condivisione delle esperienze educative all’aria aperta. Questi asili e scuole rappresentano non solo un’opzione educativa valida e stimolante ma anche un investimento nel futuro dei bambini, preparandoli a diventare cittadini rispettosi dell’ambiente e consapevoli del mondo che li circonda. In conclusione, gli asili e le scuole nel bosco si configurano come un’avanguardia educativa, pronta a sfidare il paradigma tradizionale per costruire una società più equilibrata, sostenibile e, soprattutto, umana. Una scelta coraggiosa che pone le basi per un futuro in cui l’educazione non si limiti alle aule, ma si estenda alle infinite possibilità offerte dalla natura stessa.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia