a cura di Anima Veneta
Il cono gelato è un contenitore per il gelato di forma conica aperto alla base, spesso fatto di una pasta commestibile, wafer, biscotto o altre cialde, da impugnare con la parte aperta in alto. Se ad oggi possiamo gustarci un buon gelato “da passeggio”, dobbiamo eternamente ringraziare un veneto emigrato negli States durante gli anni novanta del XIX secolo (parliamo di Italo Marchioni, nato a di Peaio di Vodo di Cadore nel 1868 e morto a Cliffside Park nel 1954): pare che il brevetto del cono gelato sia stato da lui depositato nel 1903 a New York, cioè creò un macchinario per produrre coni.
In seguito a questo, iniziò una faida famigliare: Frank Marchioni, cugino di Italo e suo ex socio, si era messo in società con un certo Antonio Valvona, che nel 1902 (un anno prima di Italo) aveva registrato il brevetto di un “apparecchio per la cottura di biscotti per gelato”: Frank accusò Italo di violazione del brevetto e il giudice stabilì che Italo aveva ribrevettato il cono di Valvona senza aggiungere nulla di nuovo, dando quindi ragione al cugino Frank.
La sconfitta legale non intaccò minimamente la fama che si era costruita Italo Marchioni, almeno dal giudicare delle parole del suo necrologio pubblicato dal New York Times, il 29 luglio 1954: “Nel 1896 preparò il primo cono e alcuni anni dopo, secondo la sua famiglia, ne ottenne il brevetto originale.”
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