“Sinceramente sono stanca di essere educata quindi ve lo dico in francese, mi avete rotto la m… con cose del tipo: ‘ah ma fa i video su Tik Tok con delle canzoni oscene, è normale che poi le succede questo‘, oppure ‘ma certo per come si veste‘”. È lo sfogo social della ragazza vittima di violenza sessuale di gruppo a Palermo il 7 luglio.

“Me ne dovrei fregare – aggiunge – ma non lo dico per me, più che altro se andate a scrivere cose del genere a ragazze a cui succedono cose come me e fanno post come me: potrebbero ammazzarsi. Sapete che significa suicidio?”. Lo sfogo poi prosegue criticando i “commenti inutili” ricevuti: “Già sapevo che qualcuno avrebbe fatto lo scaltro ma io rimango me stessa e manco se mi pagate cambio, perciò chiudetevi la boccuccia e continuate a guardarvi le altre TikToker piuttosto che giudicare una ragazza stuprata”.

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