Dal punto di vista metereologico “l’estate 2021 è la peggiore del decennio”. Lo afferma Coldiretti Veneto, secondo cui quest’anno le grandinate sono “triplicate”. E “dopo la Valbelluna con la fascia che va da Alano di Piave, Quero e Cesiomaggiore dove intere coltivazioni di mais, soia sono state perdute, compresi frutteti, ortaggi in pieno campo e serre divelte, ieri il maltempo non ha risparmiato l’agricoltura della Bassa Padovana”, spiega Coldiretti.
“L’intensa grandinata di lunedì pomeriggio ha sferzato le principali coltivazioni di stagione: angurie, meloni, zucche, zucchine, prodotti ormai pronti per essere raccolti e andati distrutti. Un quarto d’ora di tempesta battente ha danneggiato anche le grandi colture e i seminativi”. La ricognizione dei danni è al momento in corso.

Il maltempo che ha colpito il Veneto nelle ultime ore ha già causato ingenti danni soprattutto nel trevigiano, il veneziano, il padovano e il vicentino, e i soccorritori hanno già effettuato oltre 150 interventi. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha quindi avviato le procedure per la dichiarazione dello stato di crisi. Si tratta di “un atto doveroso di fronte a una criticità che sta coinvolgendo pressoché tutto il Veneto. Abbiamo una lista di Comuni già certa e altri si aggiungeranno, con danni causati dal vento, dalle grandinate e dalle forti piogge, in queste ore e anche nei giorni precedenti”, spiega Zaia. Ora “è fondamentale che ci sia un intervento nazionale; che vengano raccolti i dati sui danni da parte dei cittadini e che sia fatta una cernita da parte dei Comuni. Subito dopo il dossier della Regione andrà a Roma per la richiesta danni, perché comunque l’agricoltura è in ginocchio, come peraltro varie altre attività umane, con danni tipici di eventi atmosferici importanti e non ordinari”

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