Sarà pure “contenuto” l’aumento sui biglietti ferroviari regionali di corsa semplice, come si affretta a dichiarare l’assessore regionale ai trasporti. Eppure c’è: è scattato mercoledì scorso, 14 maggio, con due settimane di ritardo rispetto alla prevista entrata in vigore. E in un momento del genere non può far fare i salti di gioia. L’incremento è in media del 10%, con punte del 15%.

Ma non riguarda gli abbonati, il che fa tirare (almeno per il momento) un respiro di sollievo ai pendolari. “Si tratta di un aumento contenuto e limitato ai biglietti di corsa semplice – spiega l’assessore Chisso –, mentre rimane del tutto invariato quello degli abbonamenti che, nelle sue varie forme, è mediamente più contenuto di quello delle altre Regioni del Nord. E non abbiamo alcuna intenzione di toccarli nemmeno in futuro”.

Insomma, nessuna intenzione di far mettere di traverso i pendolari (in periodo di campagna elettorale, peraltro…), scaricando il costo dell’operazione su viaggiatori occasionali e turisti. Ma la ragione di questo aumento? Risposta facile facile: fare cassa. Sostiene ancora l’assessore Chisso: “La quantità di corse del servizio regionale in un giorno medio feriale nel periodo scolastico è aumentato del 30% rispetto a prima. A queste abbiamo aggiunto e stiamo aggiungendo ulteriori corse e ulteriori servizi per rispondere ai problemi soprattutto dei pendolari che devono muoversi anche di notte e nelle prime ore del mattino. Nella maggior parte dei casi, queste modifiche ed integrazioni, trattate a termini di contratto, hanno assunto carattere oneroso per la Regione”. Tradotto in parole semplici: abbiamo aumentato i treni, qualcuno dovrà pur pagarli. Conclude Chisso: “Nel complesso, in ogni caso, abbiamo attuato una revisione complessiva dell’offerta ferroviaria con introduzione di nuovi servizi ed itinerari, modifiche delle composizioni dei treni, miglioramento dei tempi di percorrenza e delle coincidenze, maggiore stabilità del servizio e minore incidenza di ritardi e cancellazioni”. Insomma, una specie di paradiso. Ma nel mondo reale a volte capita che la situazione non sia così idilliaca.

di redazione Thiene on line

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia