Fara vicentino per una sera in serie A, con la presenza dell’arbitro internazionale della sezione Aia di Schio, Daniele Orsato, in un incontro organizzato dal Gruppo amici della montagna di Zugliano e Lakota Calcio.
Il pubblico, quello delle grandi occasioni, con folta rappresentanza di giocatori del Lakota, ma anche di altre società calcistiche della zona e di diversi allenatori, ha ascoltato attento la testimonianza dell’esperienza dell’arbitro dall’esordio nel lontano 1993 a Chiampo, per una partita tra la locale squadra e l’Arzignano, fino all’ultima esperienza vissuta a Montpellier in Francia per una partita di Champions League. 

“L’emozione che ho provato nel 1993 e quella della mia prima in serie A sono state uguali, nonostante gli ambienti e gli attori siano stati molto diversi – ha commentato Daniele Orsato.
E poi ha spaziato dall’educazione, al rispetto delle regole, non tralasciando di parlare addirittura di genitori-ultras.
Una spiegazione a 360 gradi, degna di un arbitro che, con freddezza, deve decidere in poco tempo questioni sportive di rilevanza nazionale. 
Con la visione di alcuni filmati, ha messo in evidenza come l’arbitro abbia pochissimi secondi per decidere mentre le TV, i tifosi  si possono permettere, alla fine dell’incontro, di valutare un episodio da molte angolature, ma quella è un’altra partita.
Per chiudere con alcuni aneddoti su fuoriclasse come  Ronaldihno, Messi, Del Piero.
Molte le domande dei presenti e animato il dibattito del pubblico, interessato dalla possibilità di vedere lo sport, almeno per una serata, da dietro le quinte.

U.D.A.

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