Un tunisino di 37 anni è stato arrestato dalle ‘volanti’ della questura di Vicenza per aver picchiato e sottoposto a violenza sessuale l’ex convivente.
La donna ha fatto intervenire perchè temeva per la propria vita e per quella di suo figlio, minorenne.

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per reati conto il patrimonio, contro la persona, per ricettazione e per spaccio di droga, senza fissa dimora, dopo un anno di convivenza era stato lasciato dalla donna perchè aveva iniziato a drogarsi chiedendole costantemente somme di denaro, oltre a picchiarla e a minacciarla continuamente di morte.

Agli agenti la donna ha riferito che da marzo 2022 era vittima di violenze dall’ex compagno, spesso sotto effetto di stupefacenti, che l’aveva costretta a ricorrere più volte a cure mediche. La vittima aveva cercato, senza risultato, di allontanare il compagno subendo le sue aggressioni. Due giorni fa l’ennesimo episodio. Rientrata a casa la donna ha trovato ‘indagato il quale, urlando con violenza e minacciandola di morte, avrebbe rotto con un manico di scopa quanto si trovava nella stanza cercando poi di colpirla. La vittima è però riuscita a chiudersi in camera da letto chiamando il 113. I poliziotti hanno fatto solo allontanare l’ex compagno dalla casa in quanto la donna non ha voluto denunciarlo. Il 37enne,è tornato alla casa in piena notte, più aggressivo del solito, continuando a suonare il campanello e a telefonarle.
Anche in questo caso gli agenti, intervenuti una seconda volta, si sono limitati a far allontanare l’esagitato per mancanza di una denuncia. Alcune ore dopo trovandosi nell’ennesima situazione di pericolo, la vittima si è convinta a procedere contro l’ex compagno che, è stato così arrestato.

La violenza di genere, oltre a rappresentare una forma di reato particolarmente odiosa in quanto commessa a danno di vittime spesso non in grado di potersi difendere, rappresenta un grave problema culturaleha evidenziato il Questore della Provincia di Vicenza Paolo Sartori –. La Polizia di Stato rappresenta uno snodo fondamentale di
una rete composta da Istituzioni, Enti locali, Centri antiviolenza ed Associazioni di volontariato, ed è da sempre in prima linea, anche con Progetti specifici, nell’incoraggiare una cultura della parità di genere, dell’uguaglianza e del rispetto delle libertà, con lo scopo di eliminare retaggi culturali e discriminazioni, nonché con l’obiettivo di aiutare le donne a difendersi, a chiedere aiuto ed a denunciare le violenze subite”.

 

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