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Thiene. Siringa sullo scivolo del ‘Bosco’ e scorribande a ‘Piazza Nova’

Bivacchi con tanto di fuochi accesi, lattine e rifiuti abbandonati, pezzi  divelti della casetta in legno dove giocano i bambini.  Questi i segnali di uno stato di abbandono e di disagio che Thiene si trova continuamente a subire, denunciati dalle foto che dei nostri lettori ci hanno inviato.

Elette a zone ‘senza limite’ i giardini del Bosco e la torre di Piazza Nova.

Al Bosco la possibilità, senza alcun disturbo a quanto pare, di imbrattare, bruciacchiare e staccare pezzi della casetta di legno, dove solitamente ci dovrebbero entrare i bambini per giocare.

Le foto inviateci dal lettore Alessandro Duso mostrano come questo luogo, dove l’innocenza dovrebbe regnare, venga utilizzato da chi, in barba a qualsiasi vigilanza e probabilmente conoscendone orari e movimenti, usa la casetta per fumare e riempirne le pareti di scritte con vernice spray.

A piazza Nova, invece,  nonostante il clamore suscitato dalla notizia del degrado nel triangolo teatro-torre piazza Nova- supermercato A&O, i bivacchi non hanno registrato alcuna battuta di arresto.
La peregrinazione dei ragazzini non è mai cessata, trovando culmine specialmente nei fine settimana, dove si organizzano veri e propri festini, con tanto di musica ad alto volume.

Le tracce del loro passaggio sempre le stesse: lattine di birra gettate a terra, nelle scale che da via Gorizia portano al parcheggio interrato.

 

La siringa sullo scivolo
La settimana scorsa, una mamma che si era recata al giardino del Bosco per fare divertire i propri piccoli sulle giostrine, si è accorta di una siringa che faceva bella mostra sullo scivolo.
Era sporca di sangue ed ha chiamato la Polizia Locale.
Sul posto, sono subito accorsi gli agenti che hanno rimosso l’oggetto, accanto al quale c’era una cannula ed un paio di guanti in lattice.

 Si è escluso subito che si potesse trattare del ‘regalo’ di un tossicodipendente, che mai attirerebbe l’attenzione lasciando la siringa su una giostra per bambini. I poliziotti del Comandante Scarpellini hanno ricostruito tutto.

Si trattava di un kit fai da te per un piercing al naso. Nulla di male, per carità, ma non sarebbe stato il caso di gettare nell’immondizia il tutto?

P.V.