L’influenza decima i donatori di sangue e le scorte diminuiscono.

L’allarme arriva da Fidas, che denuncia un calo nelle donazioni di sangue a causa del virus influenzale che costringe molti donatori a tirarsi indietro.

“Nessun allarme – ha sottolineato il presidente provinciale di Fidas Vicenza Mariano Morbin – ma raccomandiamo ai donatori di essere costanti nel donare il sangue, specie in questo periodo”.

A causa del freddo e del cambiamento climatico, sono tanti i donatori messi ‘ko’ dall’influenza, con ripercussioni sulle scorte di sangue che sono in diminuzione.

“L’inverno è stato mediamente mite, ma questi ultimi dieci giorni di temperature rigide, alle quali da tempo non eravamo più abituati hanno provocato un’impennata di influenze e, di conseguenza, ridotto il numero di donatori di sangue disponibili – ha spiegato Morbin – Le riserve delle Ulss vicentine sono soddisfacenti, ma è opportuno ricordare ai donatori in salute di fare uno sforzo in più”. A Vicenza, comunque, la generosità non manca. Infatti, sono oltre 18mila i donatori di sangue, con all’attivo più di 30mila donazioni. Numeri di tutto riguardo, che fanno di Fidas Vicenza la prima federata veneta e la terza a livello nazionale. “Non stiamo vivendo una situazione di allarme – ha continuato Morbin – ma è bene risvegliare le coscienze e chiedere uno sforzo in più a quei donatori che hanno perso l’abitudine di andare a donare costantemente. Si tratta di un ulteriore impegno indispensabile a portare a livelli di sicurezza le scorte di emocomponenti a livello nazionale, per sopperire a quelle regioni in cui, per motivi meteorologici, i donatori non sono riusciti a raggiungere i centri raccolta sangue. Ricordiamo – ha concluso – che una donazione costante stabilizza le riserve di sangue ospedaliere ed al contempo consente al donatore di tenere monitorato il proprio stato di salute. Solidarietà e benessere, vanno di pari passo”.

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