Marano ha una via dedicata al ‘papà’ del suo mais.

E’ stata inaugurata domenica scora via Antonio Fioretti, strada interamente dedicata a colui che, nel 1890, creò il mais Marano, prodotto agricolo di cui l’intera città va doverosamente fiera.

Alla presenza di Piera Moro, Sindaco di Marano Vicentino, degli assessori comunali, dell’associazione Valigia dei Ricordi e di Domenico Fioretti, nipote di Antonio, il parroco ha dato l benedizione alla nuova via, a cui si accede da via Santa Maria.

Il taglio del nastro ha sancito l’orgoglio di Marano per il padre inventore del suo mais, ‘creato’ dall’incrocio del ‘nostrano locale’ con il ‘pignoletto d’oro’ proveniente da Rettorgole di Caldogno.

Molto sentita la cerimonia di inaugurazione, che ha visto i membri dell’associazione Valigia dei Ricordi sfilare con costumi e attrezzi contadini del ‘900.

Il corteo si è poi fermato per una visita alla Villa Fioretti accolto dai gestori del ristorante la Corte degli Aranci che hanno fatto visitare i luoghi in cui è vissuto il Conte Fioretti, il quale verso il 1890 eseguì l’incrocio delle due varietà di mais dando vita ad un prodotto nuovo e tipicamente locale.

Il frutto dell’incrocio sbocciò l’anno successivo, con la semina nel podere Fioretti, e così l’agricoltore fece in tutte le seguenti annate, senza più procedere ad incroci. Il mais così ottenuto si dimostrò fin da subito di qualità superiore a quella del nostrano fino a che nel 1940 il ‘Mais Marano’ ottenne il marchio governativo.

Una decina di anni fa, grazie all’opera di chi gli era rimasto fedele, a una campagna promossa dai Ristoratori Scledensi, ad un riscoperto interesse da parte dell’Istituto di maiscultura di Lonigo, e alla volontà dell’Amministrazione Comunale, il ‘Marano’ ha cominciato a rinascere.

Grazie all’ingegno, alla tenacia e alla cura di Antonio Fioretti, ancora oggi è possibile gustare la deliziosa polenta del Mais Marano. Proprio nei campi dove per anni si è coltivato il Mais Marano, è stata inaugurata la via dedicata al padre della preziosa granella.

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