E’ un bilancio ricco di risultati ed esondante di emozioni quello dell’Associazione Nazionale Carabinieri, al rientro oggi da una missione di 8 giorni a Montemonaco, nel centro Italia devastato da sisma e nevicate eccezionali.

A raccontare l’esperienza è Daniele Corti, presidente del Nucleo di Schio e del Coordinamento Regionale che, con un nodo in gola che solo ora, a bocce ferme, può manifestare, esprime le soddisfazioni dei tanti uomini partiti dal vicentino per dare una mano d’aiuto a famiglie, forze dell’ordine e animali, che si sono trovati intrappolati in una morsa di gelo proprio mentre la terra tremava ‘costruendo’ macerie.

“8 giorni intensi, nei quali abbiamo appoggiato i colleghi locali mettendoci a disposizione per fare di tutto – ha spiegato Daniele Corti – Dallo spalare la neve al dare ospitalità ai cani che vagavano nella neve in cerca di esseri umani ai quali appoggiarsi, dal liberare gli sportelli dei bancomat all’aprire le porte della farmacia, aprire accessi alle stalle”.

Un lavoro intenso, che dal caldo delle case dell’Alto Vicentino è difficile immaginare, ma che ha visto protagonisti decine di uomini che sono partiti da qui carichi di aiuti e di professionalità.

“Regione Veneto ha accelerato la burocrazia permettendoci di partire subito – ha sottolineato Corti – Una volta sul posto, ci siamo messi a disposizione dei colleghi, prima affiancandoli, poi operando a chiamata e poi ancora secondo le priorità”. Priorità che, lavorando in condizioni estreme, è stato anche difficile individuare. “C’erano montagne di neve da tutt le parti – racconta Daniele Corti – Non sapevamo da che parte cominciare a spalare. Abbiamo lavorato con idrovore, frese portate da Schio, attrezzature di privati. Ognuno di noi ha dato il massimo”.

Lavoro duro, costante e tenace, ma spazio anche alle emozioni che, se mentre si presta aiuto devono essere soffocate, una volta IMG-20170123-WA0041terminato lo sforzo possono venire a galla. “Sono rimasto molto colpito dalla situazione degli animali – ha commentato Corti – Tanti cani che si erano persi si sono avvicinati ai nostri alloggi in cerca del contatto umano. Li abbiamo assistiti e sfamati, anche grazie alla collaborazione di chi ha donato cibo adatto. E poi gli allevamenti, con bestie senza più un tetto e senza cibo, intrappolate nella neve alta senza punti di riferimento. Lì solo l’intervento degli elicotteri ha potuto portare un aiuto concreto e ammetto che non poter intervenire in modo diretto mi ha fatto sentire impotente”. A are la differenza, secondo Corti, il contatto vero con la gente del posto, che aveva bisogno delle cose più banali: dalla farmacia al bancomat, dal tirare fuori l’auto dalla neve all’aprire la porta di casa. “Alcuni sono rimasti ‘intrappolati’ in casa per una settimana – ha raccontato Corti – A dirla così sembra una cosa quasi rilassante rispetto a quanti sono rimasti sotto la neve, ma anche rimanere al chiuso senza possibilità di rifornirsi di cibo o d uscire crea sgomento”.

L’Associazione Nazionale Carabinieri, in questo caso, si è mossa con i Nuclei di Asiago, Schio, Marostica, Nove, Noventa Vicentina e Vicenza e oggi si unirà Occhiobello. Per tutti, il coordinamento della Federazione Vicenza-Padova.

“Oggi partiranno da Marostica 5 stufe a pellet con pellet annesso – ha detto Corti – Daranno un po’ di benessere a 5 famiglie che ne hanno bisogno. In questi giorni mi è stato spiegato che di per sé le nevicate di questo tipo non sono eccezionali in quella zona. E’ un meteo ciclico, dato da venti che arrivano da est, raccolgono l’umidità del mare e la scaricano sugli Appennini. Il problema è che questo evento è coinciso con il sisma e ha creato un effetto devastante. Il nostro aiuto – ha concluso – non ha potuto risolvere il dramma, ma sicuramente lo ha alleggerito”.

Anna Bianchini

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