Il tanto atteso ‘ok’ dalla Provincia di Trento è arrivato. La Valdastico Nord si farà. Avrà un costo non solo economico, ma fatto anche di compromessi, ma alla fine, i lavori del tanto atteso prolungamento autostradale della A31, che congiungerà Piovene Rocchette alla Regione Autonoma del Trentino Alto Adige, cominceranno.

Luca Zaia, Governatore del Veneto, ha partecipato oggi pomeriggio alla riunione preparatoria del Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) nel corso della quale il Comitato ha preso atto dell’intervenuta intesa della Provincia Autonoma di Trento sulla realizzazione dell’Autostrada. Ha quindi dato mandato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di richiedere alla Commissione europea di differire di 18 mesi il termine intermedio del 30 giugno 2015 per l’approvazione del progetto definitivo dell’intero collegamento autostradale A31 Valdastico nord al fine di mantenere la scadenza della concessione al 2026.

Cambierà leggermente il percorso, infatti, provenendo da Piovene Rocchette, l’uscita trentina non sarà più a Besenello, ma nelle vicinanze della zona nord di Trento. Una modifica riguarderà anche una delle gallerie che saranno parte del percorso, infatti, se prima si doveva ‘forare’ a sinistra, ora l’obiettivo è virare a destra, cioè verso i laghi di Levico e Caldonazzo. Un’altra clauosola che il trentino Alto Adige ha posto per il suo ‘ok’ è che la concessione autostradale che riguarda il Brennero (prossima alla scadenza), mantenga la sede a Trento e non passi al Veneto. La regione di Zaia si impegnerà inoltre a rinunciare alla Valsugana e come alternativa alla Brennero-Modena si ‘accontenterà’ della tanto attesa Valdastico Nord.

Domani Luca Zaia farà un ulteriore passo in avanti e, insieme alla Provincia di Trento,  incontrerà Graziano Delrio, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, per discutere dell’avvio della progettazione definitiva dell’arteria autostradale.

Il risultato del colloquio e tutti i dettagli elaborati saranno poi portati ad approvazione nella prossima riunione del Cipe.

Anna Bianchini

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