Non si placano le polemiche sui manifesti per le prossime elezioni regionali. Dopo la denuncia sporta nei giorni scorsi, dal Movimento 5 Stelle di Thiene, secondo il quale i partiti non rispettano gli spazi per le affissioni, questa volta è la Lega Nord ad alzare la voce. La sezione leghista di Marano Vicentino infatti ha denunciato il danneggiamento dei suoi manifesti elettorali in via Marconi, episodio che si ripete per la terza volta consecutiva negli ultimi tre anni.

“Ci risiamo di nuovo. Sono tornati e sempre nello stesso posto. Non ci sono più dubbi ormai, a Marano esiste qualche fanatico estremista dell’odio lontano decine di anni dalla democrazia”, tuona la sezione leghista di Marano Vicentino, estenuata dal metodico ripetersi di questi episodi.

“Ancora una volta un atto violento contro chi esprime le proprie idee – ha continuato il direttivo – ma anche contro i singoli cittadini, penalizzati in quanto privati della possibilità di avere una panoramica completa dei candidati alla regione Veneto”.

La sezione del Carroccio di Maranoha poi  ricordato che atti vandalici di questo tipo infrangono la legge sia dal punto di vista del Codice civile che penale, il quale, nell’articolo 294, recita: “Chiunque con violenza, minaccia o inganno impedisce in tutto o in parte l’esercizio di un diritto politico, ovvero determina taluno a esercitarlo in senso difforme dalla sua volontà (nel caso specifico la lacerazione dei manifesti ndr) è punito con la reclusione da uno a cinque anni”.

A pochi giorni dalle elezioni quindi la corsa alla Regione si fa sempre più serrata, nel contesto di un clima politico incendiato in primis dai candidati stessi, ma anche dai singoli cittadini.

F.P.

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