Non ci sta Nazzareno Leonardi, presidente della Pedemontana.Vi, accusato di essere a capo di un’associazone turistica ‘pigliatutto’ dopo l’attacco sferrato la settimana scorsa,  da Costantino Toniolo. ‘Non siamo noi quelli che abbiamo ricevuto finanziamenti per la promozione degli eventi della Grande Guerra, noi viviamo con un budget annuo di circa 20mila euro, che altro non è che l’accumulo delle quote associative elargite dai vari comuni e dalle associazioni di categoria che fanno parte di Pedemontana.Vi. Che si vada a chiedere il conto a chi ha ricevuto il finanziamento da 290mila euro dalla Regione’.
Costantino Toniolo, consigliere regionale di Ncd e nuovamente in corsa al fianco dell’aspirante governatore Flavio Tosi aveva preso di mira con un comunicato stampa, l’associazione presieduta da Leonardi, ‘figlioccio’ di Marino Finozzi, accusandola di non sapere gestire il turismo nella zona Pedemontana. Lo aveva fatto dopo essersi confrontato con alcuni operatori del settore, come gli albergatori, che lamentano a Leonardi di non sapere concretamente il turismo cosa sia affinchè questo rappresenti una vera e propria fonte economica come potrebbe essere se in campo ci fossero strategie industriali vere e proprie. Da qui, apriti cielo, con una valanga di reazioni e lettere arrivate alla nostra redazione.

A quanto pare, Toniolo ha scoperchiato qualcosa sul quale nessuno parla ufficialmente, per la solita ipocrisia che regna negli ambienti politici. Ma dopo il suo comunicato dai toni di piena campagna elettorale, le reazioni sono fioccate e sui social network la discussione si è fatta rovente. In molti condividono quanto pensa Toniolo.
Ieri, Nazzareno Leonardi ha detto che non ci sta alle provocazioni tipiche della campagna elettorale, ma ci ha tenuto a precisare che la sua associazione vive di pochi sforzi economici da parte dei comuni e che, con i pochi fondi a disposizione, sono stati fatti i salti mortali.

‘Abbiamo creato una nuova area turistica che ha la stessa dignità di mete come quelle del Garda e delle Dolomiti. Stiamo iniziando un nuovo percorso e ora siamo un’organizzazione della destinazione. In questa nuova fase, e con l’esperienza di dieci anni, iniziamo col puntare sul binomio turismo culturale ed enogastronomia con percorsi guidati che coinvolgeranno almeno 3500 operatori e non solo albergatori ma anche le ville aperte al pubblico, le cantine per le degustazioni, i ristoranti, le guide di operatori turistici, i bed e breakfast , che ormai sono centinaia’.
Sarebbe interessante conoscere il parere degli operatori economici del territorio per capirne di più. Comprendere se la promozione turistica di Pedemontana.Vi sia stata davvero efficace in questi anni, come sostiene Leonardi. Se gli albergatori ne sono davvero soddisfatti, se i ristoratori hanno avuto le sale piene dopo la promozione degli eventi. Una cosa è certa. In tempi di crisi e con le casse dei comuni sempre più povere, il vero termometro sono i proventi economici che quello che dovrebbe essere un investimento porta. Il resto è ‘aria fritta’.
Natalia Bandiera

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