Un lago artificiale attrezzato per stimolare il turismo. Torna alla ribalta la proposta del titolare di un esercizio pubblico di Lastebasse, nella Valle dell’Astico, che vede nella creazione di uno specchio d’acqua la possibilità di attirare turisti e stimolare l’economia del piccolo comune.

L’ex assessore e vicesindaco ha riacceso i riflettori sull’area, a poche settimane dall’inaugurazione del ponte tibetano sull’Anello delle Anguane, nel comune di Valdastico, dove già si preannuncia un boom di turisti anche nel periodo invernale.

L’idea non è nuova. Aveva assunto forma sostanziale fin dagli anni della ripresa economica che aveva visto definitivamente diminuire le emigrazioni, in virtù di alcune attività imprenditoriali che nel frattempo sono sorte in seno alla valle ed ancor più massicciamente nella piana di Seghe. Parallelamente ha assunto solido impulso l’onda del turismo, che prima era esclusivo appannaggio di pochi abbienti.

La strada, da provinciale diventa rilevante arteria statale, comportando miglioramenti e così via. Il fatto poi che si chiamasse ‘350 di Folgaria e Val d’Astico’ già dava l’idea di un richiamo evocativo di notevole spicco, specialmente estivo ed invernale.

Vedere arenili affollati di bagnanti lungo le rive dell’Astico è ancor oggi un’ottima consuetudine estiva e Contrà Pria, costantemente presa d’assalto nel periodo estivo, è la massima rappresentazione di quello che potrebbe garantire una spiaggia attrezzata lungo le acque della Valle dell’Astico.

Certo che la creazione di un lago in piena area demaniale non può non essere lasciata nelle mani di un ente pubblico. Mentre un’area naturale che incorpora oggigiorno tutte le indispensabili caratteristiche tecniche e topografiche per un’opera del genere viene individuata unicamente nella zona a est rispetto alla ‘curva’ di Ponte Posta in comune di Lastebasse, dove l’Astico riflette un notevole e naturale slargo dell’alveo, oltretutto convenientemente attorniato da vasti arenili pianeggianti. La sola sopraelevazione del solido sbarramento in pietrame massiccio esistente da anni sul greto del torrente è quanto di grande si chiede all’ente come opera essenziale di principio, nel senso che tutto il resto non sarebbe che una pedissequa realtà. L’ingegno soprattutto comunale di Posina, Laghi e Riofreddo che si è avventurato decisamente in questa direzione ha fatto esplodere in quelle terre un turismo senza precedenti, con risultati economici affascinanti per i singoli paesi e ora c’è che spera che anche Lastebasse aprirà le sue porte al turismo.

Domenico Giacon

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