“Se Zaia non potrà correre per il terzo mandato la nostra regione diventerà territorio di conquista, non c’è niente di peggio”.  Enrico Carraro, noto imprenditore della regione considerata assieme alla Lombardia il “motore dell’economia italiana”  e presidente  degli industriali veneti ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano La Repubblica, in cui esprime tutta la sua preoccupazione per lo scenario d’incertezza che si verrebbe a creare qualora Luca Zaia non avesse la possibilità di realizzare il suo terzo mandato.

” Noi veneti siamo abituati a lavorare a testa bassa, ad occuparci di politica ogni cinque anni, cioè quando bisogna votare, e poi dimenticarcene. L’instabilità fa male a tutti, vale a livello nazionale come a livello locale: al di là di colori e schieramenti, per gli imprenditori la chiave è la continuità delle politiche. Vedo che c’è molto movimento anche dentro la Lega. Da osservatore, non da tifoso, noto che Zaia è stato rieletto nel 2020 con il 76% dei voti, percentuali che non aveva neppure la Dc, e lì dentro ci sono voti di operai, contadini, piccoli imprenditori e grandi imprenditori. Rispetto alla stabilità che ha garantito si apre una nuova era“, spiega il numero 1 di Confindustria del Veneto a Repubblica.

Parole che non lasciano dubbi e racchiudono l’ansia di un futuro incerto per un Veneto abituato ad un “rassicurante Zaia”, che sa comunicare, sa adattarsi al territorio se non con i fatti con le frasi d’effetto che sanno colpire alla pancia chi vuole sentirsi dire quello che Zaia sa dire. Una preoccupazione soprattutto perchè non ci sono al momento nomi alternativi a Luca Zaia e il timore è che arrivino personaggi calati dall’alto da partiti per pura strategia politica e non per amore della regione.

N.B. (foto archivio)

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