La svolta nella vita della donna quando ha trovato il coraggio di denunciare il marito violento, che è stato denunciato e allontanato dal tetto coniugale su disposizione dell’autorità giudiziaria.

Sembra il copione di un film visto e rivisto, quello andato in scena nelle serate del 17 e giugno scorsi, quando una giovane maladense, all’ennesima violenza domestica, si è decisa a fare intervenire i Carabinieri della stazione di Malo, che hanno potuto mettere la parola fine all’inferno che viveva chissà da quanto.

Botte, soprusi e minacce, lesioni sul corpo mai denunciate, sia per paura di quel 43enne, anche lui di Malo, sia perché, come tante donne protagoniste di queste storie, prima di rivolgersi alle forze dell’ordine ci mettono parecchio tempo. A volte anche anni.

Dopo l’ennesima lite, le solite botte, gli stessi insulti, la donna si è decisa a vuotare il sacco e dopo essere stata salvata dalle grinfie del consorte, si è decisa a recarsi negli uffici della stazione di Malo, dove ha messo nero su bianco la sua storia. Una vicenda dolorosa che si spera abbia un epilogo giudiziario adeguato e che serva da esempio ad altre donne, che ancora oggi, nel 2020, nonostante si parli tutti i giorni nei giornali di violenza di genere, ancora subiscono in silenzio.

di Redazione Altovicentinonline

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