Non ce l’ha fatta Leandro Caprarelli, l’operaio 34enne che ieri, mentre era impegnato nella manutenzione dell’impianto fotovoltaico sul tetto della ditta Marmi De Marchi, è caduto facendo un volo di 5 metri.

Ha lottato con tutte le sue forze ed i medici hanno fatto di tutto per salvarlo, ma le condizioni dell’uomo erano apparse gravissime fin da subito e alla fine il suo cuore ha ceduto.

Caprarelli era un tecnico di una ditta esterna, la Tecnorinergy, a cui era stato affidato l’incarico di intervenire sul fotovoltaico. Ma proprio mentre il giovane uomo stava lavorando, il tetto ha ceduto facendolo precipitare nel vuoto.

Per fare chiarezza sui fatti sono in corso accertamenti da parte dello Spisal. Al momento della tragedia sul posto, oltre il personale di soccorso del 118, erano intervenuti i Carabinieri ed i Vigili del Fuoco, che sono saliti sul tetto per metterlo in sicurezza evitando ulteriori cedimenti.

I sindacati: ‘Non ci resta che lottare per la sicurezza’

“Ancora un altro morto sul lavoro nella nostra provincia, già pesantemente colpita nel 2019; un’altra tragedia umana, familiare e sociale. Questo ennesimo dramma sul lavoro rende ancora più grave ed inaccettabile il fatto che mancano i controlli perché i servizi di prevenzione (gli Spisal) non sono messi in grado di operare perché mancano risorse e personale. Dopo l’ultimo infortunio mortale avevamo unitariamrnte chiesto al Prefetto una “scossa”, un forte intervento contro gli infortuni nella nostra provincia; sono passati 2 mesi e ancora attendiamo, e nel frattempo continua la strage.

È evidente che non ci resta che la lotta sindacale per costringere le aziende ad investire sulla sicurezza, le istituzioni ad intervenire ed i lavoratori ad essere i primi a pretendere sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo la Cgil proporrà a Cisl e Uil di Vicenza e del Veneto”.

Malo. Cade dal tetto, operaio gravissimo

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