Prende il via ufficialmente lunedì 4 marzo la raccolta firme organizzata dal centro-sinistra di Schio per valutare con i cittadini la loro propensione a sciogliere la Ulss 7 Pedemontana per fonderla con quella Bercia che fa capo a Vicenza.

“È un malcontento sempre  più diffuso  quello  che si  respira  a Schio  e  nell’Alto  Vicentino quando si parla di sanità locale – spiegano da Schio Polis, lista civica che appoggia il candidato sindaco del Pd Leonardo Dalla Vecchia insieme alla lista Più Europa – Il Centro Sinistra scledense ritiene che, dopo due anni di convivenza forzata con l’area bassanese,   l’esperimento   (così   com’è   stato   definito   dallo   stesso   Zaia)   della   seconda Azienda Ulss per il territorio vicentino sia da considerarsi fallito e come tale da concludere quanto prima. E ciò avuto riguardo non solo all’analisi delle attività svolte quotidianamente, alla spesa derivante dal fatto che   sempre più spesso i nostri pazienti   si rivolgono per curarsi ad altre Ulss (anche per   specialità presenti in azienda),   alla scarsità di risorse umane e di bilancio, al peggioramento delle liste d’attesa, alla sempre maggiore difficoltà di dare risposte ai bisogni espressi dai malati, ma anche per il rispetto   dovuto alla maggioranza della nostra gente, che da sempre sceglie a riferimento il capoluogo di provincia piuttosto di altre aree territoriali. Non basta una strada che verrà, la Pedemontana, per superare positivamente le criticità rilevate”.

Il Centro Sinistra di Schio ritiene sia arrivato il momento per realizzare un’unica Ulss a livello provinciale, così come già avvenuto a suo tempo per le province di Padova, Verona, Treviso, Belluno e Rovigo e in linea con il modello regionale approvato dalla Giunta Zaia con i due ultimi Piani Socio Sanitari.

“Una nuova Ulss in grado di soddisfare completamente i bisogni di tutti i vicentini tramite l’offerta   di prestazioni e di servizi altamente specializzati, garantiti dal solo ospedale hub di riferimento che già opera nel capoluogo, in collegamento costante e continuo con gli ospedali territoriali spoke, i   quali devono assicurare le funzioni ospedaliere di base e l’integrazione con i servizi distrettuali – concludono da Schio Polis – Il pericolo che il Centro Sinistra cittadino avverte è che la mancanza di un ospedale hub nel territorio dell’attuale Ulss7 produrrà, nel tempo, una dequalificazione dei servizi sempre più marcata, una contrazione ulteriore di risorse e una grave carenza di professionisti, situazione che già si profila evidente in questi ultimi mesi. Il territorio dell’Alto Vicentino e l’Ospedale di Santorso meritano un’attenzione particolare, anche in considerazione   degli ottimi risultati raggiunti prima della riforma, risultati che hanno portato l’ex Ulss 4 Alto Vicentino a diventare un modello, in vari ambiti, per le altre realtà socio sanitarie regionali”.

di Redazione Altovicentinonline

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