Bocciata dalla Giunta di Luca Zaia la richiesta di dare un riconoscimento economico al personale sanitario che sta lavorando senza tregua e allo stremo per affrontare l’emergenza covid, ma nello stesso momento aumenta lo stipendio per il prossimo direttore generale di Azienda Zero.

Il successore di Domenico Mantoan riceverà più soldi insomma, mentre non ci sarà nessun premio per gli ‘angeli’ in corsia.

La denuncia, sconcertata, arriva dalle opposizioni in Consiglio Regionale Veneto ed il primo commento è quello di Arturo Lorenzoni, sfidante del governatore alle scorse elezioni, che a caldo ha commentato: “Strano modo di rendere grazie a chi lotta per tutti noi nelle corsie d’ospedale”.

Una vera e propria legge ad personam, “una nota stonata in piena emergenza”, è quanto sottolineano i consiglieri di opposizione di Partito Democratico, Veneto che Vogliamo, Europa Verde, Movimento Cinque Stelle e Arturo Lorenzoni.

“Contestiamo un provvedimento limitato ad una sola persona, il direttore dell’area socio-sanitaria, che alza ulteriormente uno stipendio già sostanzioso, approvato dopo un’istruttoria brevissima – hanno dichiarato i 10 consiglieri in merito alla legge ‘Modifiche alla legge regionale 29 giugno 2012, n. 23 ‘Norme in materia di programmazione socio sanitaria e approvazione del Piano Socio-Sanitario Regionale 2012-2016” – Tutto questo mentre non è previsto alcun adeguamento per i trattamenti economici degli operatori della Sanità veneta. Il Veneto non è attrattivo, assistiamo a una fuga di medici e infermieri verso strutture private, altre Regioni o Stati. Per questo era necessario intervenire a sostegno del servizio pubblico, rendendo il giusto riconoscimento e la giusta dignità al lavoro di chi è quotidianamente in corsia. Abbiamo provato a correggere il tiro della maggioranza e migliorare il testo – hanno sottolineato i rappresentanti di Pd, M5S, EV, Vcv e lo speaker Lorenzoni – ma tutti i nostri emendamenti e il nostro ordine del giorno sono stati respinti. Un muro di gomma che non fa il bene della sanità veneta. È singolare che tra le argomentazioni a sostegno di questo provvedimento ci sia l’emergenza Covid, quando la stessa emergenza non è stata sufficiente per dare il giusto ristoro a cittadini e imprese – hanno concluso i consiglieri di opposizione – Il tema è politico e ci preme sottolinearlo: per essere efficienti e attrattivi ci vuole programmazione e costruire uno schema di retribuzioni coerente”.

“In Consiglio Regionale ci è stata presentata una proposta di legge per aumentare il compenso del direttore generale di Azienda Zero della sanità veneta – ha evidenziato amareggiato Arturo Lorenzoni – Quanto ha preso il dottor Mantoan negli ultimi anni evidentemente non bastava per convincere un bravo professionista ad assumerne il ruolo. Ma era questo il momento per deliberare un aumento ad personam? Quando migliaia di persone del sistema sanitario regionale lottano contro un nemico tremendo con ritmi insostenibili e remunerazioni tra le più basse in Italia? Per questo abbiamo proposto un ordine del giorno per impegnare la Giunta ad adoperarsi per dare anche al personale sanitario dei riconoscimenti economici in era Covid. Ma ci è stato bocciato. Strano modo di rendere grazie a chi lotta per tutti noi nelle corsie d’ospedale”.

di Redazione Altovicentinonline

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