Ci sono 604 nuovi contagi in Veneto, con 48.065 tamponi fatti. Ma a preoccupare è la lenta ma inesorabile risalita dei ricoveri: oggi sono in tutto 229 per quanto riguarda i pazienti Covid, di cui 23 in area critica. Si tratta, nei reparti degli ospedali veneti, di circa il 70% di non vaccinati, una percentuale che sale di molto nelle terapie intensiva, dove “quasi il totale è di non sono vaccinati”, come sottolinea il presidente Luca Zaia durante il punto stampa di oggi. I ricoveri riguardano in gran parte persone attorno ai 50 anni.

“C’è un timido, lento aumento dei ricoveri, siamo ancora al 2% di riempimento di terapie intensiva e area non critica”, sottolinea ancora Zaia, ma “siamo un po’ preoccupati”. Ora “speriamo di scollinare. Gli esperti dicono che si dovrebbe arrivare al giro di boa per metà agosto”, con una “deadline” a fine mese. Il picco, in pratica, di questa quarta ondata innescata dalla variante Delta, dopo il quale la tendenza dovrebbe essere invertita. Il governatore dà anche notizia di un cluster che si è verificato a Caorle in una colonia marina. Coinvolti circa 60 ragazzi, tra i quali è emersa una decina di positività. “Abbiamo chiuso tutto, son finite le vacanze”, chiosa Zaia rilanciando l’appello ad “evitare gli assembramenti e nel caso indossare la mascherina”.

Per quanto riguarda le vaccinazioni, sono state 34.686 nella giornata di ieri. Ma ci sono “almeno 100.000 posti anche in questi giorni”, informa Zaia. L’arrivo di maggiori dosi di vaccino, conferma il presidente veneto, permette di prenotare ‘al volo’ la dose di Pfizer e Moderna. In tutto è prevista la disponibilità di un milione di posti per tutto il mese di agosto. Ma Zaia guarda già alla terza dose di siero anti-Covid. “Interesserà per primi- anticipa ancora il governatore- i lavoratori della sanità, Rsa e categorie essenziali, che sono stati i primi a fare il vaccino”. All’anno dalla prima vaccinazione, comunque, la terza dose “apparirà all’orizzonte”

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