Thiene tra i colori del mondo, con la Festa dei Popoli. Nel suo decennale 44 le delegazioni a rappresentare l’universalità di persone e culture. “Nella convinzione di creare una società in cui si possa convivere assieme, tutti”, come sottolineato dal sindaco Giovanni Casarotto.  Un corteo multicolore,  esploso in certo e partendo come da tradizione da piazza Chilesotti, ha condotto al cuore della festa nel parco di Villa Fabris.

Sorrisi, culture e suoni l’hanno fatta da padrona, intrecciandosi tra loro. Coinvolgendo non solo i protagonisti, ma anche chi ha colto l’occasione per condividere un pomeriggio con quell’angolo di mondo che conosce solo come puntino su di una mappa geografica. Una palestra di condivisione e di scambi, approntata come sempre nel verde di Villa Fabris. Decine di etnie e culture, che si sono amalgamate tra loro, proponendo loro stesse, anche stuzzicando il palato.

Coi 2500 assaggi del picnic etnico, a richiamare i piatti tradizionali delle delegazioni, schiacciando l’occhiolino alla salute  e all’ambiente. La festa dei Popoli anche quest’anno si è svolta all’insegna del ‘meno alcol e più gusto’, aderendo inoltre alla campagna ‘plastic free’.  Tra i vari laboratori disseminati nel parco, spuntavano i disegni dei bimbi delle scuole elementari. Chiamati per la prima volta a dire la loro su cosa rappresenti la Festa dei Popoli. Con disegni e cartelli che raccontano “la meraviglia di questo mondo e le differenze che ci rendono unici”, come il pensiero espresso dagli alunni di seconda della scuola elementare Scalcerle.

Liberare dalla mente di ciascuno l’accezione negativa del termine ‘diverso’, cogliendone invece  l’opportunità di conoscenza e relazione. Tra danze, suoni e culture tipiche ancora una volta Thiene si riscopre ombelico del mondo. Una giornata multiculturale, dove la ricchezza consiste nel dialogo e nella condivisione, che ha visto la partecipazione oltre che dell’amministrazione comunale di Thiene, anche di Fara Vicentino, Zugliano, Sarcedo, Zanè, Carrè, Santorso, Lugo di Vicenza e Marano Vicentino.

di Redazione AltovicentinOnline

 

 

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