Proseguirà fino al 16 dicembre nella biblioteca civica di Zugliano la mostra fotografica ‘La Grande Guerra, sui luoghi dell’ inutile strage’ di Luca e Walter Borgo,  fotografi-fotoamatori zuglianesi che hanno all’attivo più di venti mostre fotografiche sulle chiesette, i capitelli, i cimiteri, i forti della Grande Guerra e la pubblicazione de ‘I Casoni di Calvene e di Caltrano’ e ‘Bregonze’.

Ci sono voluti più di dieci anni per realizzare questa mostra, con continue trasferte in qualsiasi stagione e indipendentemente dalle condizioni meteo.  I due fotoamatori hanno percorso il tratto di fronte che va dallo Zugna al Lagorai, fotografando i luoghi che sono stati testimoni del sacrificio di tante giovani vite, poi un lungo lavoro di catalogazione e scelta delle immagini. Tutto questo ha richiesto una buona conoscenza dei luoghi e una notevole preparazione storica. “A fine conflitto questi luoghi si presentavano orrendi, miseri e intrisi di sangue dei feriti e dei caduti, ora le fotografie esposte suggeriscono un senso di pace e di armonia – fa presente l’assessore alla Cultura Antonio Cipriano – Nei lunghi giorni di trincea, che sono diventati mesi e poi anni, il soldato, in attesa di sferrare un attacco, ha cercato di lasciare una traccia di sé, magari una minuscola testimonianza della sua esistenza terrena. Nascono anche così le scritte sul cemento o sulla pietra, talvolta semplici graffiti, talvolta  targhe ufficiali incise con il consenso dei superiori”.

“Abbiamo notato che alcune di esse erano state scritte da soldati italiani quando le linee correvano lì, poi il fronte si era spostato e quelle posizioni erano cadute in mano avversaria  ma non sono state distrutte come ci si potrebbe aspettare e questo vale anche per i soldati italiani quando avevano occupato le posizioni avversarie. Forse si è trattato di un rispetto reciproco”, ha spiegato Walter Borgo.

“Questa mostra fotografica sui luoghi dell’inutile strage ci deve fare riflettere sul senso della guerra – ha sottolineato Cipriano – Le guerre sono ingiuste, disumane, evitabili. Occorre rafforzare in noi il sentimento di ripudio della guerra e la volontà di coltivare la pace, il rispetto per gli altri, la democrazia e soprattutto una chiara  determinazione a mettere in pratica questi valori nella nostra vita di tutti i giorni”.

Orari fino al 16 dicembre: martedì-giovedì-venerdì dalle 9 alle 12.30 – lunedì-martedì-giovedì dalle 13 alle 18.30, sabato dalle 10 alle 12.30. Ingresso libero.

 

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