Producevano e vendevano formaggio trentino, spacciandolo per ‘Asiago’. Il Comune blocca il commercio, requisendone i domini e le pagine facebook fasulli.

Una presunta frode messa in piedi nella provincia di Trento, basata sulla vendita online di formaggi che del ‘madeinasiago’ avevano proprio nulla, ma che traeva in inganno i consumatori.

In questi giorni l’amministrazione comunale è riuscita a recuperare, mettendoli in sicurezza, i domini ‘madeinasiago’, con l’estensione .it, .com e .info, oltre a vari profili web, che commerciavano l’Asiago in modo illecito.

Ritorna blindato, quindi, il nome ‘Asiago’ grazie all’azione messa in campo dal Comune che, avvalendosi dello Studio Lia Stella di Vicenza, vigila sulla denominazione ‘Asiago’, protetta in tutta la comunità europea.

Il formaggio ‘asiago’ è e resta solo di Asiago, prodotto nell’altopiano. Per quelle aziende casearie che si volessero fregiare del nome, l’unica strada da percorrere è ottenere la licenza d’uso del nome, passando l’esame del Comune, con la verifica delle condizioni di legittimità ed il riconoscimento delle royalties.

Senza il consenso del Comune di Asiago, che ha registrato il marchio, non si può sfruttare il nome, né tanto meno aprire o commerciare attività esterne al territorio, come hanno provato a fare nella provincia trentina.

di Redazione AltovicentinOnline

 

 

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