“Il messaggio di gratitudine che con la solita sensibilità il Presidente Mattarella ha inviato al personale sanitario, sociosanitario e socioassistenziale per lo sforzo compiuto in questi due anni di Covid è anche il nostro, il mio, quello dei veneti a tutti gli operatori del sistema sanitario regionale. Grazie per quello che avete fatto, spesso con eroismo, grazie per quello che farete con abnegazione che va ben oltre gli obblighi contrattuali”.

Con queste parole, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, si rivolge agli operatori sanitari veneti in occasione della seconda giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario e socioassistenziale.

“In Veneto” – aggiunge Zaia – “abbiamo assistito a qualcosa che rimarrà nella storia delle professioni sanitarie. Medici, infermieri, assistenti di ogni tipo, il volontariato, hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo e messo in campo cuore, condivisione, professionalità. Saltando riposi, non dormendo di notte, allontanandosi dalle loro famiglie per giorni, vivendo al fronte le feste, rinunciando a ferie. Mai come in questo caso la giornata nazionale loro dedicata viene a proposito”.

“In Veneto” – conclude Zaia – “tutti, nessuno escluso, sono stati curati al meglio e delle migliaia che sono finite in ospedale, moltissimi hanno avuto la vita salvata dal lavoro e dal coraggio di questi sanitari. Anche oggi, che è la loro festa, sono lì, al fronte, perché c’è ancora gente da curare e da salvare”.

La dichiarazione Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

“In occasione della seconda Giornata Nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato desidero sottolineare ancora una volta il ruolo cruciale svolto da tutto il personale del comparto sanità e del volontariato nella tutela della salute collettiva.

Da quando il nostro Paese è stato duramente colpito dall’insorgere, repentino e inatteso, di una emergenza sanitaria di così vasta portata, gli operatori di tali categorie si sono trovati all’improvviso in prima linea a fronteggiare un nemico per molti versi sconosciuto. E’ grazie alla loro preparazione professionale e al loro spirito di sacrificio che è stato possibile arginare il rischio di perdite ancor più ingenti di quelle, già dolorosissime, che abbiamo dovuto patire.

Sono in programma investimenti e nuove strategie per garantire una migliore qualità della cura e dell’assistenza, per accrescere la capacità di prevenzione, per ridare centralità alla persona e al territorio nel quale vive: ma l’efficacia delle riforme, come sempre, è legata alla qualità e all’impegno di chi concretamente la fa vivere con il proprio lavoro e con la propria passione. Quanto è avvenuto in questi anni difficili è motivo di rassicurazione per gli italiani.

Oggi è, pertanto, occasione per me e per tutto il popolo italiano di rendere omaggio all’impegno del personale sanitario e del volontariato e di unirci nel ricordo, grato e doloroso, di quanti hanno pagato con l’estremo sacrificio la propria inclinazione all’altruismo”.

 

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