Di fronte ad una folta platea di amministratori, autorità e rappresentanti delle associazioni di volontariato dell’Alto Vicentino, si è tenuta ieri sera a Villa Bonin Longare di Montecchio Precalcino la cerimonia con cui la Fondazione di Comunità Vicentina per la Qualità della Vita ha premiato, con una somma in denaro, cinque progetti di altrettante associazioni ed enti locali.

 “La Fondazione – ha detto il presidente Valerio Lanaro introducendo la serata – è un ente nato nel 2004 per attivare risorse e promuovere la cultura della solidarietà e della responsabilità sociale. Questa occasione di incontro si inserisce nella nostra più ampia ottica di promozione delle attività della Fondazione e di una sempre più stretta collaborazione tra pubblico e privato. Già oggi, ma ancor più in futuro, è auspicabile, nell’interesse di tutta la comunità, che il privato intervenga a sostegno di progetti come questi e come altri che fanno parte della nostra missione sociale”. Lanaro ha ricordato che nei primi sei anni la Fondazione ha finanziato, mediante bandi di concorso, oltre cento progetti di pubblica utilità provenienti da tutto il Vicentino, con un’erogazione complessiva di oltre 250.000 euro. E a questi si aggiungo, appunto, quelli premiati ieri sera.

 Enti no profit, associazioni di volontariato e Comuni operanti nell’Alto Vicentino hanno partecipato al bando 2012 e presentato iniziative mirate in particolar modo al mondo della scuola, al doposcuola per minori e giovani e al trasporto per le persone con difficoltà. I cinque progetti finanziati dalla Fondazione, realizzati e in via di realizzazione, sono semplici ma concreti e permettono di rispondere a situazioni di reale bisogno. Eccoli elencati:

– Psiche 2000, associazione attiva nel campo della salute mentale, promuovendo azioni preventive di formazione e organizzando un proprio Centro di Ascolto

– Il Centro Don Sacchiero di Schio, che mette a disposizione il centro diurno pomeridiano per attività per il tempo libero rivolte a minori in situazione di disagio, occupandosi anche del trasporto

– L’Auser di Thiene, che offre un prezioso servizio di trasporto gratuito per utenti svantaggiati e con difficoltà familiari ed economiche

– L’Aniep di Schio, che ha istituito un corso per studenti di istituti superiori per Geometri sull’accessibilità e l’eliminazione delle barriere architettoniche, cercando in tal modo di contribuire a formare professionisti per una progettazione accessibile. L’attività ha preso piede grazie all’intuizione di Silene Thiella, ex presidente dell’associazione recentemente mancata, che per anni si è battuta per concretizzare questo specifico progetto

– Il Comune di Santorso e l’associazione Filò dei colori, che hanno dato vita a un progetto particolarmente innovativo nel campo dell’integrazione interculturale, proponendo un corso di italiano per donne straniere e un microasilo per i figli minori.

 Nel concludere i lavori, il Direttore dei Servizi Sociali dell’Ulss 4 Alto Vicentino,  Alberto Leoni, ha sottolineato come la Fondazione sia riuscita in questi anni a costruire una rete di rapporti, relazioni e azioni concrete di grande utilità sociale. Un lavoro che incarna il modello di integrazione del territorio, quello cioè di una sempre più stretta collaborazione tra pubblico e privato, in cui l’apporto del volontariato risulta di importanza cruciale. Per questo, ha aggiunto, l’auspicio per il futuro è che la Fondazione possa raccogliere una sempre maggiore attenzione delle parti sociali e della società civile, che integri quanto più possibile il lavoro del settore pubblico. Da ultimo, il presidente della Conferenza dei Sindaci dei 32 Comuni dell’Ulss 4, Alberto Toldo, ha ribadito che quella dell’Alto Vicentino è una società viva e impegnata nelle relazioni sociali, ricca di moltissime associazioni che, come le cinque presenti, vanno sostenute.

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